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Thailandia: no allo sfruttamento turistico degli elefanti
La PeTA manifesta a Roma di fronte all’agenzia turistica thailandese
Immagini shock per denunciare le torture

di Dario Domenici

ElefanteRoma. Sono almeno cinquemila gli elefanti che vengono utilizzati in Thailandia come attrazione turistica, costretti ad eseguire acrobazie da circo, a portare a spasso o a divertire i turisti.Nel corso della manifestazione svoltasi a Roma lunedì 18 novembre davanti all’agenzia turistica Thailandese in Italia, la PeTA, la più grande associazione animalista al mondo, ha mostrato le terribili immagini dello sfruttamento e dei maltrattamenti che subiscono gli elefanti per poter poi divertire i turisti. "Thailandia: stop alla tortura degli elefanti!" "Salva gli elefanti: boicotta la Thailandia" "Thailandia: SÌ a leggi per proteggere gli elefanti!" gli slogan della manifestazione – e dell’appello rivolto dalla PeTA al Governo thailandese - con l’obiettivo di ottenere l’approvazione di leggi per la tutela degli elefanti, l’abolizione dei metodi crudeli di addestramento ed il divieto di utilizzo negli spettacoli. "La PeTA" dichiara il Rappresentante Italiano Walter Caporale – "è riuscita a procurarsi un video che mostra i cuccioli di elefante che, strappati a forza alle madri, urlano e si dibattono: i loro corpi sono coperti di ferite e sangue, mentre il pus fuoriesce dalle orecchie. I cuccioli, terrorizzati, vengono immobilizzati in gabbie di legno e legati con corde e cavi di acciaio mentre gli addestratori li pungolano con bastoni acuminati e li picchiano sulla testa con uncini. Si tratta di un addestramento il cui obiettivo è quello di trasformare i cuccioli di elefante in ‘attori’ per i turisti in vacanza in Thailandia"."Chiediamo" – dichiara Dan Mathews, Vicepresidente Internazionale della PeTA, che ha partecipato alla manifestazione romana – " il boicottaggio turistico mondiale della Thailandia fino a quando il Governo non emanerà leggi che proibiscano questo crudele addestramento. Nessun turista che abbia un minimo di sensibilità metterà più piede in Thailandia, sapendo che la sua visita può contribuire alla tortura dei piccoli elefanti.Siamo certi che le proteste internazionali – manifestazioni analoghe si svolgono in questi giorni in decine di Paesi - e la minaccia del boicottaggio turistico riusciranno a smuovere le coscienze del governo thailandese, al quale la PeTA ha consegnato diverse proposte di legge per la tutela degli elefanti.Invitiamo gli italiani a firmare la petizione lanciata dalla PeTA o a scrivere lettere all’Ambasciata Thailandese in Italia, Via Nomentana 132, 00162 Roma (fax: 06.8620.8399 – 06.8621.0293 email: thai.em.rome@wind.it.net )".

 

 


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