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ATTUALITÀ E CRONACA

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Disastro ambientale: chiuso l’impianto Enichem

di Ambra Mazzia

“Associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti pericolosi”: questo il principale capo d’imputazione che ha portato la Guardia di Finanza a chiudere l’impianto di Priolo ed arrestare 18 dirigenti in seguito ad un’espressa richiesta da parte del Gip di Siracusa. Grazie ad alcune intercettazioni telefoniche, ora permesse dalla nuova formula legislativa, sono emerse descrizioni di tecniche sia per smaltire illegalmente grandi quantità di mercurio ed altri elementi tossici, per un risparmio di milioni di euro, che per falsificare i certificati analitici relativi al suddetto processo. Successive analisi hanno riscontrato in mare, nei tombini e nel sistema fognario tracce di questi elementi per una quantità di ventimila volte superiore alla norma, con il conseguente inquinamento delle coste siracusane e molteplici morie di animali. Questa inchiesta, partita da un esposto di cittadini presentato nel 2001, è ora collegata ad altre indagini relative al correlato incremento di patologie tumorali e malformazioni neonatali e consta di oltre 500 capi d’imputazione. Ora si attende un riscontro dagli interrogatori iniziati nei giorni scorsi, nonostante la Enichem continui a dichiarare di aver sempre operato nel rispetto delle norme vigenti.

 

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