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Strage sulla via del mare: prosciolti il generale ed il suo autista

di Ambra Mazzia

Roma. Il Gip di Roma Renato Laviola ha prosciolto dall’accusa di omicidio colposo ed omissione di soccorso il generale Domenico Tria ed il suo autista, l’appuntato Marco Lucioli, dichiarando il non luogo a procedere visto che “il fatto non costituisce reato”. Secondo l’accusa, a provocare l’incidente che nell’aprile del 2001 costò la vita a quattro persone fu un sorpasso azzardato da parte di Lucioli, alla guida della Lancia K sulla quale si trovava il generale: tale manovra provocò il ferimento di tre persone, la morte di un motociclista, Vito Cascioni (38 anni), e della giovane Anna Loredana Veniamin con i suoi due figli di 11 e 19 anni, a bordo di un’automobile diretta da Roma ad Ostia. I due militari, anziché prestare soccorsi immediati o avvertire tempestivamente qualcuno dell’accaduto, avrebbero proseguito a velocità sostenuta verso la loro destinazione. In seguito alla dichiarazione del Gip, accanto alla soddisfazione del Generale, dimessosi dopo l’apertura dell’inchiesta, ma ora “fiero del fatto che la verità viene sempre fuori”, non sono mancate le polemiche dei parenti delle vittime: in particolare il padre di Vito ha definito tale sentenza “vergognosa, ingiusta e scandalosa”. Si attendono, invece, provvedimenti da parte del Pubblico Ministero Giuseppe Saigua, intenzionato a non lasciare immutata la situazione.

 

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