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ATTUALITÀ E CRONACA
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Una grandinata di polemiche si abbatte su carabinieri e polizia
Scene da "Far West" nella capitale
Ucciso ventunenne dopo rissa e inseguimento fuori da un locale notturno. Costituiti spontaneamente i quattro del commando omicida

di Ambra Mazzia

Discoteca Tierra CalienteRoma. Uno sguardo ed un complimento di troppo rivolti ad una ragazza di un’altra comitiva: per questo Nello Caprantini, barista ventunenne della Magliana, è stato giustiziato all’alba di una fredda domenica di febbraio e suo fratello Patrizio ferito ad una gamba. Recatosi nel ristorante brasiliano “Tierra Caliente” con alcuni amici, le due sorelle e il fratello, Nello sarebbe stato aggredito da quattro ragazzi di Torre Angela, periferia est della capitale, i quali non avevano gradito il comportamento da lui tenuto nei confronti della loro amica. La rissa, scoppiata prima nelle piste da ballo, poi nel parcheggio, è stata sedata dai carabinieri all’esterno del locale e le due comitive sono state invitate ad abbandonare il locale. Nello e Patrizio decidono allora di tornare a casa senza sporgere denuncia, ignari del fatto che le minacce di morte che sono state rivolte loro possano avere un seguito. Il tragico epilogo si ha nel quartiere della Magliana, dove, dopo essere stati inseguiti per un lungo tratto, i due vengono raggiunti da alcuni colpi d’arma da fuoco: Patrizio viene colpito ad una gamba, se la caverà dopo un intervento chirurgico al San Camillo; per Nello, invece, questo agguato si rivelerà mortale. L'autore materiale dell'omicidio e i suoi tre complici si sono costituiti, sostenendo di aver commesso il fatto in preda alla rabbia e all’umiliazione. Dolore per i parenti ed amici, sgomento nell’opinione pubblica: “ ma come si può arrivare ad uccidere per delle avances?”. Quanto al gestore del locale, Mario Torsani declina ogni responsabilità, sostenendo di non essere tenuto ad avere un personale di sicurezza nel Tierra Caliente, vista la sua stessa natura di ristorante più che di discoteca e considerata la clientela generalmente tranquilla: “ in due anni di attività qui non è mai accaduto nulla del genere, la nostra clientela è di norma composta da amici che vogliono festeggiare lauree e compleanni e da famiglie”.
Altre polemiche investono, invece, le forze armate: infatti, se da un lato i poliziotti sono accusati di non essere intervenuti durante l’inseguimento, nonostante fossero stati allertati dalla telefonata di una delle sorelle di Nello, dall’altro i carabinieri, secondo i più, avrebbero dovuto scortare gli aggrediti o, quantomeno, portare in caserma gli aggressori per eventuali accertamenti. Certamente ognuno avrà le proprie responsabilità, ma in questo frangente nulla sembra poter colmare il vuoto lasciato da Nello nel quartiere in cui era conosciuto ed amato da tutti e far comprendere anche minimamente le ragioni e motivazioni che possano spingere ad azioni di questo genere.

 

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