Presentato a  Roma l’ultimo toccante film di Rosario Errico 
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              La triste storia di “Ballerina”  | 
             
            
              
                  Con  il patrocinio della Regione Lazio, la pellicola parla della tratta  delle ragazze dell’est che vengono avviate alla prostituzione in  Occidente. Nel cast Martina Stella, Giancarlo Giannini, Alessandro  Haber 
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             di  Max Giurastante 
             Roma. La Regione Lazio ha aperto le porte di Roma all’ Anno Europeo  delle Pari Opportunità, accendendo, l’altro giorno, il  grande schermo della Casa del Cinema per presentare in  anteprima “Ballerina”, il nuovo film di Rosario  Errico, pellicola che accoglie attori come  Giancarlo Giannini, F. Murray Abraham,  Martina Stella, Lina Sastri,  Alessandro Haber, Antonella Ponziani, il cineasta russo Andrei  Konchalovsky e il regista stesso, Rosario Errico. Un cast d’eccezione  per un cortometraggio che penetra la mente, il cuore e lo stomaco. 
            Il  tema che permea il film e la tavola rotonda è quello della  nuova tratta degli schiavi, dello sfruttamento della prostituzione da  parte di criminali che si arricchiscono annientando ogni forma di  libertà e dignità umana. 
            Errico affronta il  problema in modo incisivo, con uno schema che ripercorre in brevi ed  intensi passi il tragico percorso di molte ragazze dell’Est Europa. 
            “Ballerina”, interpretata da Martina Stella, sogna di diventare in Italia una  danzatrice famosa, ma viene venduta per duemila euro ad uno  sfruttatore (Rosario Errico) che tra abusi e minacce la obbliga a  prostituirsi in strada. Un malvivente del suo paese d’origine  (Giancarlo Giannini), si reca nuovamente a casa della ragazza per  rassicurare la madre (Lina Sastre) della salute di sua figlia e del  successo che sicuramente avrà  in Italia, convincendola con  belle parole e denaro a lasciargli anche la figlia più piccola  affinché trovi la sua “strada” in Italia. 
                Ballerina,  fuggendo da un cliente (Alessandro Haber) che finge di volerla  aiutare viene raggiunta dal suo padrone e riportata nel covo, dove  un’altra prostituta, per calmarla, la droga eccessivamente  uccidendola. Chiusa in un sacco dell’immondizia, il suo corpo viene  buttato in una discarica di rifiuti, ma la sua mano stringe ancora  un’immagine del volto di Gesù che portava sempre con sé.  Lo sguardo drammaticamente illuso dell’ignara madre vede forse  nella partenza dell’altra figlia l’incombere della disgrazia. Il  film chiude curiosamente con la reale sessione di doppiaggio del  corto in cui il regista Rosario Errico discute con il  famoso  cineasta russo Andrei Konchalovsky, il quale si augura che questo  lavoro possa essere un contributo concreto, insieme all’impegno  personale di ciascun essere umano, alla risoluzione di un grande  problema che coinvolge e annienta la vita di giovani e bambini non  solo del suo paese ma del mondo intero.  
            “Ballerina” è stato già proposto per essere tradotto e distribuito  nelle scuole dell’Est europeo e probabilmente anche in quelle della  Regione Lazio, come documento educativo di forte impatto comunicativo  nei confronti dei giovani che rientrano in fasce d’età  colpite dal fenomeno dello sfruttamento. 
              Alla tavola rotonda,  moderata da Luisa Laurelli (Coordinamento delle Elette) e presieduto  da Alessandra Tibaldi (Assessore al Lavoro e presidente del Comitato  delle Pari Opportunità), sono intervenuti Rosario Errico  (regista del film) , Martina Stella (interprete), Antonella Ponziani  (interprete),  Eleonora Giorgi (attrice), Mario Michelangeli  (Assessore Tutela dei Consumatori), Raffaela Milano (Assessore  Politiche Sociali Comune di Roma), Suor Eugenia Bonetti (U.S.M.I.),  Patrizia Amodio (Presidente Centro Donna “LILITH”), Silvia Costa  (Assessore Scuola, Diritto allo studio e F.P.), Giulia Rodano  (Assessore alla cultura, spettacolo e sport). 
              La discussione si è  svolta su toni sempre molto intensi grazie alla moderatrice Luisa  Laurelli,  affrontando i punti cruciali della lotta allo sfruttamento  della prostituzione, dando risalto ai progressi ottenuti  dall’introduzione in Italia, primo paese europeo, dell’Art.18 che  sancisce il diritto, per le donne vittime di questa piaga, ad un  programma di recupero. Nota di merito di questo incontro è  sicuramente l’aver messo in luce non pochi nodi che alimentano  questo sistema, troppo spesso taciuti o sorvolati; uno tra questi è  il problema della “domanda”, legata soprattutto ad una evidente  carenza educativa dell’uomo ad una sessualità che abbia  profondo rispetto della dignità umana. In risalto anche le  prospettive per la creazione di una rete coordinata in tutto il Lazio  di centri d’aiuto, di prima assistenza e case di fuga, sia laiche  che religiose, con un piano regionale contro la violenza alle donne,  che potrebbe a tale scopo considerare la ristrutturazione di ben 21  siti dismessi, dislocati su tutto il territorio. 
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