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L’opera editoriale 2007 di Daniela Molina  continua  a mietere consensi

"Stelle d’estate" sopra il cielo di marzo

Dopo  il romanzo che descrive lo scontro trigenerazionale di una famiglia alto-borghese, la giornalista e scrittrice romana lancia una nuova sfida: la divulgazione della cultura attraverso un soggetto associazionistico. Formazione, editoria, tra i capisaldi del progetto

di  Maira Nacar

Livori, desideri proibiti, invidie, gelosie, involontario voyeurismo, scoperta di segreti, amori che s’intrecciano, amicizie, alcune, che si fortificano e altre che si sfaldano, matrimoni, pure, indifferenza, pentimento, voglia di ricominciare… di offrire alla propria vita una nuova chance dell’essere, a discapito dell’apparire & avere, per dimostrare, agli occhi del mondo, di coloro che ci hanno leso, sin dall’infanzia (i genitori), privandoci dell’architravata triade composta da formazione, affetto, attenzione dovuta, che meritiamo il meglio, per il solo fatto di essere venuti al mondo, partendo da nuove basi, abolendo quegli errati parametri che hanno reso, gli interessati, orbi alla vita, sordi al richiamo di essere migliori.

Una voglia di ricominciare, questa, che rivive nei protagonisti del romanzo, Stelle d’Estate, edito da Sovera, di Daniela Molina, la scrittrice giornalista italiana, tra le giovani rivelazioni del mondo letterario.

L’eco dell’opera sopraindicata (mentre, si attende l’uscita, di un’altra novità editoriale), continua a farsi sentire, anche in questo 2008, nella memoria dei lettori. La storia è quella di una saga trigenerazionale, dunque, un padre, un figlio, un nipote, filtrata dagli occhi di quest’ultimo, il bambino, protagonista epicentrico, testimone oculare, suo malgrado, di una vicenda intrisa da vizi privati, rancori & rimpianti celati di una famiglia alto-borghese italiana, tra realtà & fantasia, con due scenari, che fanno da sfondo alla storia contornata da spaccati di vita, d’ambienti e menti, differenti; una, freneticamente urbana, l’altra, meditativamente rurale. La città è uguale a progresso, freddezza, indaffaramento, disattenzione, un inno alla morte dell’anima; la natura rappresenta, al contrario, il paradiso terrestre, attenzione all’essenzialità, un inno alla vita. Flashando, qua e là, un tantino più in profondità, nella descrizione dell’opera di Daniela Molina, lasciando, così, ai lettori, che non hanno ancora preso visione del romanzo, l’effetto sorpresa, ci soffermiamo su storia e protagonisti del romanzo, personaggi principali e secondari, soprastanti il fachiro morale delle ipocrisie, scaccia verità, in quel festival della supponenza, del lusso guadagnato, sì, con il sudore della fatica, ma ostentato con grossolana superbia, travestita da connaturale snobismo. L’incuria genitoriale riversata sul “fanciullo incompreso”, Gianluca, il figlio-peso, un pacco, per due genitori troppo presi da se stessi, diviene, però, l’occasione, per entrambi, per un salutare voltapagina alla loro esistenza.

*LA VICENDA - Una coppia altolocata, Elisabetta e Flavio, in prossimità delle vacanze estive, in quel di una barca di amici che contano, presso una località alla page, in un’aurea di lussuosità e ozio, decide di affidare il proprio figliolo, unico, in vigna ad una campagna, dal nonno paterno, Federico. Tale trasferimento non costituirà, per il piccolo, motivo di privazione, bensì, un’occasione di riscoperta, di rivelazioni, sorprese, alcune buone e altre… La sensibilità dell’adolescente Gianluca, quella sua personale capacità di non piegarsi agli schemi formali borghesi, a cui esso appartiene, che lo costringe ad assurgere al ruolo di burattino, nelle mani della società adulta, che non lo considera, troverà in una calda estate, illuminata dalle sue stelle, presso il nonno autoesiliato, in campagna, la rosea via dello sbocco… la felicità, ma, anche, dietro l’angolo di una porta… un’inaspettata, fastidiosa sorpresa, preannunciata, senza volerlo, dall’amico claudicante, Leandro, conosciuto sui sentieri campagnoli, sorpresa, questa, poi, incidentalmente appurata, dallo stesso interessato, una mattina, all’alba, al risveglio di un brutto sogno o meglio, no, peggio, di un incubo… A rivelargliela “un suono metallico, uno stridio”, l’ansimare di una, anzi… due voci, per un qualcosa di insospettabilmente scabroso. Non sarà, questo, però, a scalfire la bellezza di certi paesaggi naturali, albe… tramonti d’incanto, la suggestione olfattiva di certi odori, la libertà di respirare il vento caldo e frizzantino dell’estate e… l’amore di e per suo nonno. Il resto vale la pena di scoprirlo leggendo l’opera.

Incipitizzandoci sui protagonisti di Stelle d’estate, troviamo,

* Elisabetta, donna viziata, moglie mantenuta, madre distratta, dedita allo shopping e alle futilità mondane; personaggio dai tratti enigmatici, ma sotto sotto… di cuore.
* Flavio avvocato di grido in una grande città, marito indaffarato, poi, recuperato dal senso dell’essere; figlio rancoroso, padre, apparentemente noncurante, fratello invidioso di Eliana, a causa di una sotterranea, latente paura, quella di perdere il primato di genitore del prediletto nipote Gianluca per suo padre, nonno Federico.
* Gianluca, il nipotino, il perno, se vogliamo, della storia, testimone di… scopritore dell’intra-verità, del come dietro le maschere delle convenzioni del padre e del nonno, si nascondano altri uomini… magari migliori.
* Federico, il patriarca autoesiliatosi nel verde di una campagna, ex ammiraglio della marina militare, vedovo prematuro, con un pieno di rimorsi causati dalla perdita della sua amatissima quanto caratterialmente incompatibile moglie, trascurata, per la sua missione in alta marea, e, da lui raggiunta, in punto di ultimo respiro; padre esigente, affettivamente distante, verso il maschio di casa, suo figlio Flavio, teneramente affettuoso, invece, verso la figlia femmina, Eliana.
* MariaOstregheta(!)”, la fedele governante veneto-friulana di Federico; mal vista da suo figlio Flavio, che la definirà “serva…” opportunista e quant’altro… “… Ella aveva poco più di trent’anni…” quando con “… un fisico perfetto, statuario; la pelle liscia e soda…”, si offrirà nuda al suo “Paròn”, in tutto il suo splendore giovanile, divenendo lo strumento di salvezza post-mortem dalla moglie, dell’amante pigmalione, dator Federico, accompagnandolo, per l’intiera seconda argentea parte della sua vita.

- Personaggi secondari

* Eliana e Vincenzo

* La prima, Eliana, sorella di Flavio, copia fisica del fratello; in attesa del primo figlio, arrivato in età, un tantino più matura (36 anni), rispetto alla tabella anagrafica generale, dei concepimenti. Il secondo, Vincenzo è suo marito.

* Annarita e Leonardo, moglie e marito, amici di Elisabetta e Flavio; i più elegantoni, arroganti e vanitosi della comitiva, che condivideranno, con la coppia di amici e un altro compagno, Leandro, l’imminente mondana vacanza estiva alla page, sulla barca.

* Emilio Ruffini, Carmen e il marinaio Antonio
 Lui, un uomo anziano, imprenditore di grido, con parentele aristocratiche, da poco, coniugato con Carmen una giovane avvenente tentatrice, “ dalla lunga capigliatura brunadagli occhi chiari e luminosi”, mancata attrice di successo (?…), di cui Emilio è innamorato perso, ma che si rivelerà, ad insaputa dell’interessato, evidentemente, la perfetta fedifraga della situazione, con l’aiuto, per nulla faticoso… del giovane marinaio di bordo, Antonio “… corpo virile… aitante… dal nudo dorso abbronzato… nei movimenti sicuri”, bello come il sole, intrigante come la luna e Le stelle d’estate, che illumineranno, in ogni senso, l’estate di tutta la ciurma dei villeggianti.

* Alessandro, giovane avvocato di belle speranze, dagli occhi vispi, furbi; è il praticante dello studio di Flavio, la fotocopia di quest’ultimo, quando egli era agli albori e per questo che Flavio non lo sopporta. Ha talento, fiuto per le cause, ma troppa presunzione, tipica dei principianti che non vedono le varie sfumature cromatiche della vita, ma solo il nero e bianco.

*Leandro “grande”, amico di lungo corso del signor avvocato, Flavio; da sempre, segretamente innamorato, di sua moglie Elisabetta, un tempo, quando l’avvocato di grido la presentò, in famiglia, in fase attuale, che ella n’è divenuta, oramai, di diritto, a pieno titolo, membro.

*Leandro “piccolo”, il ragazzo, amico claudicante di Gianluca, conosciuto, nella sua vacanza rivelatrice, dal nonno, in campagna. Dopo un resistente momento di diffidenza iniziale, da parte del primo, si suggellerà per entrambi, una bella ed intensa amicizia.
     
* Tina, la domestica di Elisabetta e Flavio, personaggio di contorno, dai toni narrativi neutrali.

* Valeria, l’aristocratica amica, invidiata da Elisabetta, sin dell’epoca dei banchi di scuola, con cui ella si abbandona in oziosi shopping, per le vacanze estive.

Volendo fare un pò, una sorta di gioco delle analogie, il romanzo Stelle d’estate, in un certo senso, ricorda, un’altra storia di pura fantasia, quella riconducibile ad un celebre, amatissimo cartone-cult, anni 70, Heidi ("Alps no Shojo Heidi" nell'originale giapponese di 52 episodi), personaggio uscito dalla fantasia di Johanna Spyri, scrittrice di letteratura per ragazzi, svizzera, come la sua amatissima creaturina seienne, Heidi (la stessa età di Gianluca, in Stelle d’estate).  Heidi, per la precisione, entra nelle case del pubblico italiano, nella allora Rete Uno, in un pomeriggio del 7 febbraio 1978, ed è subito colpo di fulmine tra i piccoli telespettatori e la trovatella, della cui zia Deith (semplice donna, affascinata dall’idea della civilizzazione nella magna area urbana, Francoforte), così, come hanno fatto i coniugi Elisabetta e Flavio, per Gianluca, si sbarazzerà della vivacissima, solare bambina, spedendola presso un anziano burbero, denominato “il vecchio dell’alpe”, il nonno, il quale saprà conquistare, prontamente ricambiato, il cuore della nipotina. Il seriale a cartoni, Heidy - lo ricordiamo – proprio, per l’alto, nobile contenuto educativo, ad ampio raggio mediatico, è stato giudicato, da un autorevole team di psicologi mondiali, il cartone animato modello generazionale per i minori, di ogni epoca. Tornando a Stelle d’estate e tirando le somme, il messaggio chiave dell’opera, come, difatti, la stessa autrice pone l’accento nell’inciso della nota, si identificane “… il racconto di un’iniziazione alla vita, un’occasione per riflettere sulle proprie scelte, nella certezza che ci sarà sempre data una seconda possibilità e l’opportunità di essere migliori”. E’ un insieme concatenato di elementi, non scontati, nella sua, tutto sommato, linearità, ad impermeare gli eventi ordinari del racconto, in cui molti di noi potranno immedesimarsi. Si legge sempre nella nota del comunicato “… volgendo gli occhi al cielo notturno potremmo riconoscere noi stessi”, un concetto, quello, dell’autrice del romanzo, Daniela Molina, che può essere di stimolo per una riflessione sul significato autentico dell’essere uomini, rispetto, a quello effimero, costruito sulle precarie basi dell’apparire & possedere, trappole interiori da cui dovremmo prendere debitamente le distanze, in caso, un eventuale affermazione, nella vita, dovesse sfiorarci, facendoci perdere di vista il senso reale delle cose.
I frutti della materia, vanno apprezzati, con giusto equilibrio, sono, in fondo, solo un mezzo, e non un esibizione da ostentare agli occhi giudicanti, altrui, ciò, per una Resurrexio finalizzata, nel caso del libro, al recupero generazionale di quei rapporti logorati dalla deviazione. Confidare e affidarsi all’amore, in senso vario, è sempre bene… mentre le stelle d’estate si congedano per far posto alle proprie consorelle d’autunno.

 

NOTE SULL’ATTIVITA’ DELL’AUTRICE

Dopo Kirma, nel 2003, la vicenda di una giovane donna, in possesso di un’eredità paterna…, dopo Cara Agenda, nel 2004, il sogno di normalità di una sensibilissima, acuta adolescente, La mossa del diavolo, anno 2006 - lo ricordiamo – il noir all’ultimo respiro… della Molina, e, ne il 2007 Stelle d’estate che descrive lo scontro fra generazioni, sulla via lattea di una seduttiva cellulosa, macchiata dal nero inchiostro, di 93 pagine suddivise per VII capitoli, cosa ci attenderà, per l’anno corrente, il 2008? L’attesa, per la dottrina cattolica è speranza, non da meno lo è per coloro, i lettori, che stanno imparando a conoscere, in questi anni, Daniela Molina, attraverso le sue opere e che attendono il suo nuovo frutto editoriale. Una giusta aspettativa che ha fatto scattare nella scrittrice l’idea di offrire a tutti un progetto/soggetto associazionistico multifunzionale. L’offerta è di una nicchia per la libera espressione sinergica di esperienze umane che avranno il compito d’interagire con i circuiti deputati, quali parlamento, università, stampa, editoria &… Tale realtà nuova, ripiena di professionalità diversificate, maturate, nel tempo, quindi, riunite, nel soggetto associazionistico sopra accennato, ha, in particolare, tre finalità: - la promozione della cultura - la formazione – la promozione dell’attività editoriale, in senso qualitativo e alla portata di tutti. E’ un compito, non facile, quello della promozione culturale, in un Belpaese, come il nostro, ricco di fantasia e di proposte a iosa, spesso, al di sopra delle effettive possibilità e aspettative annunciate e con non molte disponibilità finanziarie, nonostante la sensibilizzazione rilevata sull’argomento, anche, la nostra Carta Costituzionale, all’Art. 9. (principi fondamentali), ne enuncia, non a caso, l’importanza: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

L’ACCENTO SU… Le Location doc. E’ uno dei marchi di distinzione dell’autrice. Ci danno ragione, ad es., le ultime due presentazioni, La mossa del diavolo (Roma, giugno 2006, nel suggestivo scenario di Villa Balestra, nell’elegante quartiere Parioli, sottofondato da diaballici violini, intonanti le note di Paganini), e, Stelle d’estate (Roma, maggio 2007, nel Labirinto 2, nel raffinato quartiere Prati), location cara agli affezionados di certi appuntamenti capitolini culturali... I luoghi di incontro, aggregazione, scambio e riflessione rappresentano i punti base di apertura al dialogo distensivo, utili a far maturare idee e nuovi scambi propositivi per il futuro, che aspettano anche voi. 

 

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