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Per il V-Day contro i deputati condannati in migliaia in piazza
Grillo: «I partiti non hanno capito niente»
Il comico genovese nega di pensare a una lista per le Europee: «Viviamo in una partitocrazia. Bisogna dare spazio ai cittadini»

Beppe GrilloROMA - Sabato 8 settembre è stato il giorno del V-Day, dove V sta per Vendetta o Vaff.., organizzato da Beppe Grillo in centinaia di piazze italiane per raccogliere firme a favore di una legge di iniziativa popolare contro la presenza dei deputati condannati presenti in Parlamento, e perché tutti gli eletti non possano restare in carica per più di due legislature. L'iniziativa si è mossa sulla rete e sabato si è concretizzata con centinaia di banchetti di fronte ai vari municipi di piccole e grandi città della penisola.

BANCHETTI IN ALMENO 225 PIAZZE - «Dobbiamo portare la politica verso i cittadini, la politica dobbiamo farla noi tutti i giorni»: di fronte a una Piazza Maggiore affollatissima - le stime indicano in circa 30mila le presenze - è iniziato nel pomeriggio da Bologna, con l'intervento del promotore Beppe Grillo, il «V-Day», cioè il giorno del «Vaffa.....», «una via di mezzo tra il D-Day dello sbarco in Normandia - spiega il volantino firmato dal comico genovese - e V come Vendetta». Una iniziativa «per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi i politici blindati nei palazzi immersi in problemi "culturali". La protesta contro i "Politici corrotti" lanciata da Beppe Grillo si è concretizzata nella raccolta delle firme a sostegno di una legge di iniziativa popolare che tra l'altro punta a escludere dal Parlamento chi sia stato eletto già due volte e chi sia stato condannato con sentenza definitiva, o abbia patteggiato una pena. «Al V-Day ci sei o non ci sei, serve una nuova soluzione, c'è troppa corruzione», dice l'inno ufficiale della giornata, scritta dal cantautore Leo Pari e diffusa via web.

Beppe Grillo in Piazza Maggiore a BolognaEPICENTRO DELLA PROTESTA A BOLOGNA - Epicentro della protesta del V-Day è stata la città di Bologna, dove Grillo è sbarcato nel pomeriggio in compagnia, tra gli altri, di Alessandro Bergonzoni, don Ciotti, Massimo Fini, Milena Gabanelli, Sabina Guzzanti, Gianna Nannini, Gino Strada e Marco Travaglio. Sono state oltre 214mila le persone che si sono registrate online per partecipare, anche se non si sa in quanti abbiamo contributo inviando denaro a un conto personale di Beppe Grillo presso la Banca Popolare Etica. Diversi e discordanti i numeri delle persone in piazza: un pò meno di 30 mila secondo la questura, quasi 100 mila secondo gli organizzatori con code lunghissime e incrociate ai banchetti per la raccolta firme, duecentomila secondo quanto ha annunciato ancora più tardi Beppe Grillo dal palco.

Beppe Grillo«NON FARO' UNA LISTA» - «Sabato Santagata, il ministro per l'attuazione del programma, ha detto che sarei in campagna elettorale e che penseri a una lista per le prossime elezioni, quelle europee del 2009. Non hanno capito niente». «I partiti - ha scritto sul suo blog il comico genovese - sono incrostazioni della democrazia. Bisogna dare spazio ai cittadini. Alle liste civiche. Ai movimenti. Viviamo in partitocrazia, non in democrazia».

DI PIETRO: «I DELINQUENTI LONTANI DALLA POLITICA» - «I condannati con sentenza penale passata in giudicato non possono essere candidati. I delinquenti vanno mandati a casa e non in parlamento». Con queste parole il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, ha esordito oggi in Largo Cairoli a Milano, al momento della firma al V-Day, l'iniziativa popolare promossa da Beppe Grillo che vuole impedire a chi è stato condannato di sedere in Parlamento. Il Ministro Di Pietro è venuto al V-Day per «partecipare a un atto concreto previsto dalla Costituzione, un disegno di legge d'iniziativa popolare per portare in parlamento una legge che noi abbiamo giá depositato come progetto di legge giá numerosoe volte ma che il Parlamento non vuole ascoltare».

SOSTEGNO DEI VERDI - «Il sostegno dei Verdi al V-Day non è solo a parole, ma abbiamo chiesto di mettere a disposizione la televisione del partito» ha dichiarato il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio che, attraverso il suo blog ha espresso il proprio sostegno all’iniziativa di protesta contro il ceto politico organizzata da Beppe Grillo. Alla Festa del Sole, la Festa Nazionale dei Verdi, in programma sul Lungotevere della Farnesina di Roma, si aprirà, inoltre, la raccolta di firme per sostenere l’iniziativa "Parlamento pulito" promossa sempre da Grillo.

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