Diego Gullo
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Intervista a Diego Gullo
di Francesca Guidato Berger


Attività Artistiche

Qui troverete solo alcune delle innumerevoli rappresentazioni scritte, interpretate o dirette dal maestro, per saperne di più leggete la biografia -->

 


I Siciliani hanno gli occhi blu come Frank Sinatra

La lettura di un testo teatrale offre motivi di piacere può incuriosire ma contiene tracce di ambiguità poiché il lettore anche esperto è libero di immaginare i personaggi e le situazioni al di là e in modo diverso da come gli uni e le altre abbiano suscitato l'interesse dell'autore e la sua creatività. Ciò può accadere anche di fronte ad uni personaggio come Frank Sinatra, la cui notorietà dovrebbe lasciare poco spazio all'inventi-va. E invece l'autore, Diego Gullo. non si lascia sedurre dal mito e ci restituisce di Frank un ritratto singolare, utile alla rappresentazione.

UN SICILIANO DAGLI OCCHI BLU

Lavorando di fantasia e sostenuto da opportune letture, Diego Gallo schizza con bella immediatezza un ritratto di Frank Sinatra, la mitica "voice" che ci ha accom-pagnati dagli anni quaranta alla fine del secolo.
Colpisce, in questa tutt'altro che minuziosa e pedantesca ricostruzione biografica, la naturalezza con la quale Gullo si accosta al mito. Senza complessi reverenziali e, anzi, quasi con dimestichezza, l'autore traccia con un arco sinuoso la parabola esi-stenziale del cantante che già nel 1942 era diventato popolare "crooner", votandosi alla successione di Bing Crosby.
E a partire dagli anni cinquanta e oltre, quando l'Italia navigava più o meno felice-mente nelle acque infide del boom economico, l'amicizia rivalità tra i due big della canzone era sentita da noi come una vicenda nazionale. La bilancia, naturalmente, pendeva tutta dalla pane dell'inquieto Frankie, che riscattava con le sue calde, inimitabili tonalità, un chiacchierato e oscuro percorso di vita.
Gallo inchioda il personaggio Sinatra in una serie rapida di quadri alimentati da un dialogo che non è mai banale e scontato ma, al contrario, possiede la forza della credibilità, Sfilano cosi le donne di Sinatra, a partire da quella madre/levatrice, e non aliena dal praticare aborti, che aiuta con rude decisionismo la nascita di Frank come cantante. Gullo cerca - e trova - la chiave di volta dell'edificio biografico, quella della plausibilità, la sola che possa accostarsi alla verità e che, anzi, è una verità con più immagina-zione. Ne esce un profilo teatrale veridico che ha solo bisogno di un'altra verità, quella dei palcoscenico.

I SICILIANI HANNO GLI OCCHI BLU COME FRANK SINATRA

La fantasia teatrale è un instant book scritto nell'immediatezza della morte di "The voice" e rappresentato, in edizione ridotta, nel
maggio 1999 al Teatro della Bugia di Roma, con la regia di Bruno Colella, con l'autore, Diego Gallo, che rappresentava se stesso e Frank, e con le attrici Clementina Angrisani, Argia Bignami, Manuela Lanter-mino e Carla Solare.
In questa stagione 1999-2000 la fantasia verrà messa in scena, in forma com-pleta, come vera e propria commedia musicale al Teatro dell'Orologio di Roma con la regia di Massimo Piesco e la supervisione di Mario Moretti.
Gli attori che, come Frank, saranno italiani e americani al tempo stesso, si muoveranno in un grande night-club che ingloba anche il pubblico e atto a ri-creare, pertanto, una sorta di teatro-verità.
La fantasia e storicamente esatta, e anche le parole, comunque di fantasia, sono esattamente verosimili con riguardo alle notizie pubbliche e private sulla vita dei personaggi.

 

Una fantasia teatrale su Frank uomo e sui suoi rapporti con le donne e con l'America. Coraggioso e dubbioso, orgoglioso e opportunista, entusiasta e cinico, generoso e non.
Un uomo. Al mito ci pensano le sue canzoni, che rimangono indelebili e che, nelle migliori registrazioni, si ascoltano anche durante lo spettacolo.





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