L'episodio all'alba, nell'atrio della stazione dove l'uomo era solito dormire. La vittima è in condizioni gravi all’ospedale Sant'Eugenio. I carabinieri: "Volevano chiudere la notte, dopo uno sballo di alcol e droga, con un gesto fortemente eclatante’’

 

 

Nettuno (RM) - Alla stazione ferroviaria di Nettuno un immigrato indiano è stato selvaggiamente picchiato e bruciato.

 L'uomo ora è in gravi condizioni all’ospedale sant’Eugenio di Roma. Tre persone - due di Nettuno, 20 e 30 anni, e un minorenne di Ardea - sono state fermate dai carabinieri di Nettuno perché ritenute responsabili del gesto. I tre sono stati accusati di tentato omicidio. Sono tutti incensurati e con famiglie di lavoratori alle spalle.

Il 'blitz' alle 4 di stamattina: l’immigrato, di 35 anni, come al solito stava dormendo nell’atrio della stazione, quando è stato svegliato a suon di calci e pugni. Successivamente è stato cosparso di benzina e infine bruciato.

Ad allertare i carabinieri è stata una telefonata anonima al 112: i militari hanno trovato l’indiano ancora con gli abiti in fiamme, le gambe già completamente ustionate. Prima di perdere i sensi per il dolore il poveretto è riuscito a dire qualche parola.

Secondo quanto detto dal generale Vittorio Tomasone, comandante provinciale dei carabinieri di Roma, ‘’quanto avvenuto non sembra avere uno sfondo razziale ma con una conseguenza ancor più agghiacciante, visto che secondo quanto accertato i tre volevano chiudere la notte, dopo uno sballo di alcol e droga, con un gesto fortemente eclatante’’. 
PRESIDENTE REGIONE LAZIO

"Un’aggressione vigliacca e per questo ancora piu vergognosa e intollerabile". È il commento del presidente della Regione Lazio, Pietro Matrrazzo, al grave episodio avvenuto la scorsa notte a Nettuno, dove un indiano è stato picchiato e bruciato alla stazione ferroviaria. "La barbara violenza è il frutto avvelenato di una demonizzazione del fenomeno immigrazione. Prendersela con una persona già costretta a dormire nell’atrio di una stazione non è solo incivile ma vigliacco. E vigliacchi sono tutti quelli che, da sempre, pensano di risolvere i propri limiti individuando il capro espiatorio più facile. Nella speranza che la vittima dell’aggressione possa riprendersi - conclude Marrazzo - mi auguro che i responsabili di questo atto vengano immediatamente assicurati alla giustizia".

 

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