"Mi assumo le responsabilita' mie e non. Basta farsi del male, mi dimetto per salvare il progetto al quale ho sempre creduto".

Con queste parole il segretario del Pd Walter Veltroni ha spiegato, a quanto si apprende, la sua decisione irrevocabile di dimettersi da segretario del Partito democratico davanti al coordinamento del partito.

Dopo la netta sconfitta alle regionali in Sardegna, il Pd e' sotto choc e il segretario Veltroni, durante il coordinamento del partito, ha rimesso il mandato. Il vertice del Pd gli ha chiesto di restare. Il segretario prima ha preso tempo e nel pomeriggio ha confermato le dimissioni.

"Dopo una discussione di diverse ore, il segretario ha deciso di mantenere l'orientamento espresso questa mattina e di rassegnare le dimissioni da segretario
nazionale del Pd". Cosi' ha spiegato il portavoce del partito Andrea Orlando leggendo una nota diffusa al termine del coordinamento.

Orlando ha aggiunto che domani il segretario spieghera' le motivazioni che
lo hanno portato a questa scelta e che il vicesegretario del partito Dario Franceschini proporra' agli organismi dirigenti il percorso da seguire dopo le dimissioni di Veltroni, sulla base del regolamento statutario.

Probabile un congresso anticipato rispetto alla prevista data di ottobre.

Walter Veltroni, 54 anni, era stato eletto segretario del Partito democratico il 14 ottobre 2007, raccogliendo il 76 per cento dei consensi nelle primarie del
partito. Dopo la caduta del secondo governo Prodi e' diventato il candidato premier della coalizione Pd-Italia dei valori alle politiche dell'aprile 2008, dove e' stato sconfitto da Silvio Berlusconi.

 

Fonte