Trovata nella spazzatura anche l'arma del delitto: un mattarello. È stato lavato

 

La polizia ha trovato anche l'arma del delitto, ovvero un mattarello col quale, la romena di 30 anni, fermata assieme al marito, avrebbe colpito l'amministratore di condominio Giovanni Santini, 63 anni, uccidendolo.


Il mattarello è stato trovato dagli agenti in un sacco della spazzatura nascosto nell'appartamento dei due romeni, dove è avvenuto l'omicidio. Era stato pulito e lavato ma sull'utensile sono state trovate, nonostante il tentativo di far sparire tutte le tracce, macchie di sangue. Gli inquirenti hanno anche trovato i vestiti indossati dalla donna al momento dell'omicidio.
Secondo quanto si è appreso gli indumenti di Georgeta Nikita donna erano copiosamente imbrattati di sangue, sangue schizzato anche sui muri dell'appartamento vicino via Boccea. E' proprio per cancellare quelle tracce che i due romeni avevano già da ieri iniziato a ridipingere le pareti. E' stato il fortissimo odore di vernice ad insospettire i poliziotti che, allertati dai parenti di Santini, avevano bussato alla porta dei due romeni.
Intanto la donna si è assunta tutte le responsabilità. Nella sua confessione davanti al pm Antonella Nespola e agli uomini della squadra mobile di Roma, la donna ha raccontato di aver fatto tutto da sola colpendo Santini almeno cinque volte alla testa con un mattarello.
AUDIO La testimonianza di una vicina
A scatenare la furia omicida, secondo quanto la donna ha riferito agli inquirenti, sarebbe stato l'atteggiamento della vittima:l'amministratore di condominio, dopo aver chiesto il pagamento delle rate, avrebbe fatto delle avances alla donna.
Nel racconto di Georgeta, che verrà verificato in tutti i dettagli, il marito, Andrei Gabriel Nikita, 35 anni, l'avrebbe aiutata a pulire l'appartamento dagli schizzi di sangue cercando di ridipingere i muri coperti di schizzi di sangue. Il cadavere è stato rinchiuso all'interno di una valigia per potersene poi sbarazzare in un secondo tempo.

 

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