La popolare contessa ha presentato il suo libro “A letto col Diavolo”, alla presenza di tanti volti noti del jet set

 

Roma - Serata glamour ieri sera al White di Roma per presentare il libro dell’effervescente Patrizia de Blanck A letto col Diavolo (Armando Curcio Editore), un personaggio che fa parte da sempre del jet set internazionale.

Figlia di una donna bellissima e incantatrice, che fu amica di uomini come Churchill e Nuvolari, ma allo stesso tempo indurita dalle difficoltà e in costante competizione con lei, dalla vita ha avuto agiatezza, lusso, passioni e incontri favolosi, insieme alle armi della seduzione e al piacere supremo di usarle. Hanno fatto epoca i suoi flirt con Alessandro Onassis, Yves Montand, Salah Al Fayed, Walter Chiari, Warren Beatty e Raul Gardini: solo alcuni degli uomini straordinari che ha conquistato, con cui ha giocato. Ma il destino l’ha anche messa di fronte a un numero impressionante di “diavoli”, le ha inferto ferite violente, l’ha gettata in scandali mondani e giudiziari, le ha dato accesso al lato oscuro del mondo scintillante e patinato dell’alta società.
Più di trecento le persone intervenute, tra cui molti vip, su cui i numerosi fotografi presenti hanno scaricato raffiche di flash, ad iniziare dall’avvenente e simpatica figlia Giada de Blanck, per proseguire con Andrea Roncato, Pierfrancesco Pingitore, Rosanna Cancellieri, l’inossidabile coppia formata da Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi, Luca Sardella, Maria Monsè, Giucas Casella, il principe Carlo Giovannelli, Maria Giovanna Elmi, l’imprenditore playboy Paolo Pazzaglia con la sua Francesca Rettondini, Riccardo Sorrentino, Carlo Capponi (non ancora guarito dall’attrazione fatale che lo ha travolto durante l’Isola dei famosi), e ancora la scrittrice e psicologa  Irene Bozzi, l’affascinante Laura Troschel, la brava e incantevole inviata di Rai2 Daniela Miniucchi, Janet de Nardis, Albert Colajanni, Rosanna Vaudetti, Jupiter, Vincenzo Bocciarelli, i principi Bassan e Pucci Salameh, i principi Barbara Massimo e Scipione Borghese. Particolare attenzione è stata rivolta da alcuni fotografi ad una più che mai attraente Adriana Russo, giunta presso l’elegante locale capitolino in compagnia del presidente dell’Italia dei Diritti, nonché voce storica di Radio Roma, il giornalista Antonello De Pierro. Ai più non è sfuggita la presenza di una bellissima e corteggiatissima fanciulla mora, dai tratti palesemente assimilabili al suggestivo fascino brasiliano, Elizabeth Guidato, aspirante attrice di grande talento, con cui effettivamente il mondo dello spettacolo finora si è dimostrato assai avaro. E’ accompagnata da sua madre, che da giovane aveva tentato per anni un’improbabile carriera da attrice, riuscendo però a conquistarsi ugualmente qualche spicciolo di temporanea notorietà sposando il celebre attore austriaco Helmut Berger, pupillo storico di Luchino Visconti.
Alla serata è intervenuto anche il presidente dell’Armando Curcio Editore, Fortunato Siciliano, che ha fatto i complimenti alla de Blanck per la sua tenacia e la sua determinazione, augurandole sempre maggiori successi da realizzare insieme alla casa editrice.
Al primo frangente di saluti e assalto dell’esercito di professionisti del click, è seguita la presentazione del libro scritto a quattro mani con la giornalista Matilde Amorosi. Il volume, che parla della vita di Patrizia de Blanck, dall’infanzia fino ad oggi, è stato presentato insieme a don Santino Spartà e padre Augusto, due sacerdoti amici di Patrizia, che hanno rappresentato il “sacro” in contrapposizione al “profano”, se così si può dire, nella vita movimentata della bella contessa.
“La caratteristica del mio romanzo” ha dichiarato l’autrice “è, prima di tutto, l’assoluta autenticità, provata da documenti e fotografie che ho conservato nel corso degli anni, come se prevedessi che un giorno mi sarebbero serviti per ricostruire un passato che nemmeno l’autore più creativo riuscirebbe a immaginare. È vero che la realtà talvolta supera di gran lunga la fantasia”. Ha poi proseguito: “Nel corso di questa avventura, per molti versi rischiosa, mi sono chiesta se fosse giusto rivelare segreti scottanti, i cosiddetti scheletri nell’armadio, come il rapporto conflittuale con mia madre, o esternare sensazioni molto intime. Alla fine sono arrivata alla conclusione che la chiarezza non è mai immorale e l’ineleganza consiste nelle mezze verità. Così sono andata avanti in un racconto sincero fino in fondo, che proprio per questo mi pare profondamente umano, nonostante il mondo dorato, spesso sinonimo di frivolezza, in cui è ambientato”.

Don Santino, nel suo intervento, ha parlato di Patrizia paragonandola alla Maddalena del vangelo di Gesù. Patrizia ha prontamente risposto che al contrario della Maddalena lei non è pentita e rivivrebbe la sua vita così come l’ha vissuta finora.
La serata è proseguita con una cena degna di plauso e il taglio della  spettacolare torta realizzata in forma tridimensionale. Gli ospiti si sono intrattenuti, sui divanetti rigorosamente bianchi, fino alle tre di notte.