L’esordio letterario con “…e lo chiamerai destino” del celebre regista e sceneggiatore ha visto,  presso il teatro “Le Salette”,  la partecipazione del giornalista presidente dell’Italia dei Diritti

 

Roma  - Grande successo l’altro pomeriggio, presso il teatro “Le Salette” di Roma, per l’esordio letterario del noto regista e sceneggiatore Marco Tullio Barboni, che ha presentato il volume dal titolo “…e lo chiamerai destino” edito da Edizioni Kappa. L’autore, appartenente a una famiglia rinomata per aver scritto pagine di grande spessore nella storia filmica, come suo zio Leonida, noto direttore della fotografia, che ha legato il suo nome ad Anna Magnani, o suo padre Enzo, conosciuto con lo pseudonimo E.B. Clucher, celebre regista che ha diretto tanti delle pellicole interpretate da Bud Spencer e Terence Hill, ha voluto cimentarsi con un tema di grande effetto.

L’originalità di una prosa con un impianto dialogico, una conversazione tra due affascinanti quanto improbabili personaggi dello spettacolo, Conscio e Inconscio, messo in scena sul palcoscenico della vita, dove si confrontano, con il loro alone intangibile e misterioso, per decretare scelte importanti sotto il profilo ontologico, ne fanno un’opera unica e inimitabile. A parlarne, sul palco del teatro ospitante, lo stesso autore, magistralmente sollecitato da un professionista dell’informazione come Giovanni Masotti, già vicedirettore di Rai2, che ha saputo tirare fuori dall’intervistato le profonde pulsioni emozionali che hanno ispirato la stesura letterale, argomentate con dovizia di particolari. Il tutto arricchito dalla performance degli attori Alfonso Di Vito e Raimondo Morelli e da vari contributi video per approfondire la trattazione dell’opera, tra cui quello del prof. Domenico Mazzullo e del celebre Bud Spencer.

Un incontro promozionale perfettamente riuscito, che ha disegnato la soddisfazione sul volto della quotata organizzatrice Lisa Bernardini, che viaggia sempre in pole position nell’allestimento degli eventi culturali. E un grande entusiasmo ha serpeggiato anche in platea, con tanti ospiti assorti nell’ascolto dell’articolazione espositiva promanante dalle parole di Barboni.

Tra questi, in prima fila ad applaudire e a godere dell’interessante e avvincente eloquio, il giornalista direttore di Italymedia.it e presidente del movimento Italia dei Diritti Antonello De Pierro, sempre pronto a rispondere all’appello di eventi dove soffia forte il vento della cultura e particolarmente sensibile agli appuntamenti di lancio di opere letterarie con lapalissiano spessore qualitativo. Non è un caso infatti se nel decennio carrieristico in cui è stato direttore e voce portante di Radio Roma sono state innumerevoli le ore dedicate alla promozione di libri.

“Credo che la cultura – ha dichiarato il leader dell’Italia dei Diritti – sia alla base del divenire evolutivo del nostro parenchima sociale. Non può esserci crescita dei corpi collettivi se non si concede lo spazio che merita alla formazione intellettuale dei cittadini. I consociati di ogni realtà statuale devono essere stimolati intellettivamente con costanza e impegno e questa formulazione concettuale è purtroppo lontana da gran parte della politica, così impegnata a vivere la potestà temporale ottenuta dall’espressione consensuale come un’occasione di business e un esercizio di potere autoritario, anziché agire con passione civile e impegno gioioso e mirare, come prescrive anche l’elaborazione dottrinale del diritto, oltre che naturalmente la logica e il buon senso, al raggiungimento di obiettivi prefissati nell’interesse supremo della collettività. E’ questa la strada maestra da percorrere se vogliamo arginare i fenomeni corruttivi e i percorsi clientelari su cui prolifera e prospera una folta schiera di politicanti, che ha ben altro per la testa, quando siede sugli scranni istituzionali, che perseguire il benessere dei cittadini”.

Tra gli altri presenti, illuminati dai flash a raffica dei fotografi, il produttore Giuseppe Pedersoli, figlio del celebre Bud Spencer, il re della colonne sonore Franco Micalizzi, il doppiatore Giovanni Brusatori, Giorgio Felicioli, Anthony Peth, Roberta Beta, Luciana Soli, Alba Gonzales, Ugo De Angelis, Silvana Lazzarino, Anna Tognetti Stuart, Evaldo Cavallaro, Francesca Andronico, Roberto Andreucci, Giorgio Romanelli, Alessandra Palomba, Fabio Tassinari, Domenico Briguglio, Maria Grazia De Angelis, Federica Pansadoro, Patrizia Borrelli, Riccardo Cappabianca, Carlo De Marinis e Aurora Colladon.

(Foto di Marco Bonanni e Massimo Persico)