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“Costruttori di società. Diverse appartenenze, una città”
in Campidoglio il Convegno in memoria di Giovanni Battista Scalabrini, “profeta dei migranti”

Con la partecipazione straordinaria del Sindaco Walter Veltroni

Sala Pietro da Cortona in Campidoglio
ROMA, 30 novembre 2005, ore 9-14

Il giorno 30 novembre 2005, ore 9-14, in Campidoglio, presso la Sala Pietro da Cortona si svolgerà il convegno“Costruttori di società. Diverse appartenenze, una città”. Il convegno, tenuto dai Padri Scalabriniani, si svolge in occasione del Centenario (1905-2005) della morte di Mons. Giovanni Battista Scalabrini, vescovo e fondatore dei Missionari di San Carlo (Scalabriniani).
Realizzato con la consulenza scientifica del CSER (Centro Studi Emigrazione di Roma) e del SIMI (Scalabrini International Migration Institute), in collaborazione con la Fondazione Scalabrini e l’ASCS, l’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Roma e ha l'obiettivo specifico di “riflettere” e “testimoniare” intorno all'apporto positivo dei migranti alla “costruzione” della società comune a tutti coloro che abitano un territorio, nel caso specifico quello romano.

Più in generale, si tratta di sottolineare il cammino comune a migranti e autoctoni nella creazione di un nuovo tessuto sociale che, valorizzando l'apporto positivo delle diverse origini e appartenenze, metta in primo piano una convivenza pacifica, rispettosa e dialogante.

In questa prospettiva, i diversi “momenti” del Convegno, coordinati da Graziano Battistella (Preside del SIMI) e Beniamino Rossi (Presidente ASCS), toccheranno i seguenti temi:

- L’Italia si costruisce tra emigrazione, immigrazione e cooperazione internazionale: interviene il Prof. Stefano Zamagni, Università di Bologna, che collegando queste tre dimensioni farà emergere, storicamente, economicamente e socialmente, il contesto nazionale ed internazionale nel quale vivono oggi immigrati e autoctoni…
- Roma, città aperta: luogo storico e attuale di accoglienza, di incontro culturale, di religiosità: interviene il Prof. Matteo Sanfilippo, Università della Tuscia di Viterbo, che presenta nella storia e nell’attualità la città di Roma come spazio privilegiato di manifestazione delle differenze culturali e religiose che sono, da un lato, prodotte dalla storia e dalla fisionomia della città e, d’altro lato, con il loro mutamento, sono causa di cambiamento della città. Lo spazio pubblico è il luogo privilegiato di incontro e scambio tra gruppi e soggetti diversi…
- La vita si fa testimonianza… di co-abitazione positiva tra diverse appartenenze: intervengono Maria Dulce Araujo, presidente associazione “Donne capoverdiane” per la dimensione associativa,
Maria Vargas, presidente Osservatorio interetnico per il controllo democratico, per la dimensione politica, Luci Zuvela, presidente associazione interculturale LIPA, per la dimensione culturale Paula Baudet Vivanco, giornalista agenzia Migra, per la dimensione comunicazione e media.
- Religione e “coesione sociale”: partecipazione religiosa e integrazione degli immigrati: interviene il Prof. Maurizio Ambrosini, Università di Genova, che espliciterà gli aspetti fondanti una “rinnovata coesione sociale”. Tra questi, l'aspetto religioso gioca un ruolo preponderante nel processo di integrazione, non solo per i migranti cattolici, ma per ogni appartenenza religiosa, e in maniera particolare a Roma.


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