La mostra fotografica "Maskio&Maschio", si propone al pubblico italiano come un'ampia retrospettiva che intende analizzare il percorso artistico dell'autrice attraverso le sue opere La mostra si articola in sei sezioni per un totale di circa 100 fotografie che rappresentano 100 inediti nudi d'autore. Tema centrale è il "Linguaggio del Corpo e la sua Evoluzione" studiato, analizzato e rappresentato in due epoche e generazioni messe a confronto.
LE SEZIONI
La prima sezione è dedicata ai "nudi
storici di famiglia", ricchi di imperativi etici e retorici tradotti
nel culto classico della bellezza fisica degli anni '30-'40
La seconda sezione comprende "le prime fotografie" scattate
da Tiziana negli anni '80 in cui il corpo dell'uomo era visto come "il narcisismo
maschile strumento primordiale per una moderna seduzione". I corpi fotografati
con i loro muscoli, il loro luccicante turgore si mutano in ombre, apparenze,
immagini.
L'evoluzione della coppia, la fusione dei corpi e lo scambio dei ruoli, la
diversità che non si contraddistingue perché si fonde nella bellezza. La fotografia
non sovverte la realtà, ma si costruisce un mondo a parte governato dall'immaginazione
del desiderio. Questo è il tema della terza e quarta sezione.
Un miscuglio di innocenza, di forza e di vulnerabilità è alla
base della quinta sezione della mostra che ritrae i ballerini del Teatro dell'Opera,
con i loro corpi sospesi a mezz'aria, legati e fissati in tutta la forza della
loro bellezza, in cui si alleano lo slancio del volo e dello sforzo sportivo.
L'ultima sezione è la fine di un viaggio, la caduta di un mito, un'utopia
che incombe: l'immagine ambigua del corpo come strumento di seduzione svanisce,
all'uomo non rimane che una soluzione: l'ironia e l'auto ironia.
L'EVENTO: dal 9 al 19 Aprile 2003
Via Piacenza, 1 Roma
Lo ha respirato fin da bambina, l'odore
delle fotografie, degli acidi della camera oscura o delle pellicole appena
asciugate. Ha calibrato il suo gusto pensando degli scatti che potevano fermare
delle immagini, ha ritmato la sua vita all'insegna della messa a fuoco, fino
a quando ha deciso di continuare il solco della tradizione paterna e di dedicarsi
alla fotografia. Fotografia nota in Italia e all'estero, ha a Roma il suo
studio dove passano personaggi noti del mondo dello spettacolo, della moda,
della politica.
Eppure non è quella la vocazione di Tiziana Luxardo.
La
ritrattistica ha costituito l'ossatura dello studio, la cui fama, nei decenni
precedenti, era affidata al talento di Elio, Elda e Aldo Luxardo, figli di
Alfredo, ma la fotografia di Tiziana riflette una intelligenza della vita
che si esprime nei colori caldi, nei soggetti scelti al di fuori degli schemi
obbligati dalla famiglia, nello spirito trasgressivo, tipico di una giovane
donna che vive a stretto contatto con la realtà.
L'attività di Tiziana Luxardo certo affonda le sue lontane radici nella storia
dello studio, nel talento del nonno Alfredo che, dopo essere emigrato in Brasile,
dove nacquero i suoi figli, ritornò nel 1928 in Italia e aprì quello studio
di via del Tritone a Roma che divenne un punto di riferimento immediato. Immortalati
dai Luxardo erano i divi e i magnati, i politici e le belle donne, ma anche
le ragazze qualunque che, sotto le magiche luci, all'improvviso diventavano
dive cinematografiche. Tiziana ha conservato lo spirito avventuroso del nonno,
espresso attraverso le sue immagini, seguendo un percorso di luci e di ombre
che ne fanno una professionista di eccezione.
Oggi, questa artista, che opera necessariamente con le mani e con il cuore
senza trascurare la mente, ha iniziato una ricerca personale nella ritrattistica
figurativa e ha messi in cantiere un ambizioso progetto, una mostra di nudi
maschili attraverso la quale evidenziare con chiarezza i cambiamenti accaduti
in Italia negli ultimi sessanta anni. Certo il soggetto può sembrare audace,
di sicuro è originale, ma è centrato per poter capire cosa sia successo negli
animi e nella mente degli italiani, uomini e donne, negli ultimi anni.
Con sue frasi sintetizza il concetto: "Ho cercato di usare il maschile
che vive in me per impressionare il femminile che vive nell'uomo. "
Verso la fine del millennio l'uomo "è nudo", "è solo", c'è molta confusione.
Ormai si sa che in ognuno esiste questa battaglia tra i due sessi e se uno
cede, l'altro trionfa nel periodo di "una sola vita".
Nulla sorprende il globalismo multimediale, la realtà virtuale diventa reale,
il reale è messo in dubbio. Intanto scivola il desiderio verso l'indifferenza
e il senso unico è l'orientamento di massa, il sesso unico, la meta ineluttabile.
L'attrazione non è solo femmina, così come la seduzione. La bellezza travolge
la diversità, la perfezione la fa diventare unica, l'estetica si fa indifferenziata.
"Maschio&Maskio". Diventa quella di Tiziana Luxardo, una scelta professionale
che è anche un messaggio sociale, fedele alla figura di donna imprenditrice
impegnata in un ruolo sociale. Non una posizione di solidarietà o di volontariato,
ma una provocazione per riflettere, per cercare il cammino che le donne hanno
percorso nei confronti dell'uomo attraverso la macchina fotografica. Il messaggio
ad altre donne che lavorano, come lei, con la mente e il cuore è molto chiaro:
il lavoro è un mezzo, uno strumento per liberare le energie latenti, per stimolare
una riflessione, per ricostruire una parte della nostra vita. Sarà questa
ferma fede nel mondo femminile, unita alla passione del lavoro, la ragione
del suo successo?
UFFICIO STAMPA
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