INFORMAMUSICA
a cura di Marzia Serra e Roberto Bonin

InformaMusica, la rubrica con le anticipazioni ed i commenti dei migliori CD ed eventi musicali...

n°9

Un “Universo” di novità per Alberto Fortis

Dopo aver pubblicato due libri di poesie (“Tributo giapponese” e “Dentro il giardino”), curato la regia di alcuni suoi videoclip, esser stato protagonista di un fumetto (“Berty”) e scritto lo storyboard e la colonna sonora del film “Suspended Animation” per la Dreamworks, la casa di produzione di Steven Spielberg, torna Alberto Fortis.
“Universo Fortis” è un greatest hits con quattro canzoni inedite e quindici flashback, gli episodi fondamentali della carriera ventennale di Alberto, sempre in volo fra Milano, Los Angeles, Londra e New York. Il nuovo lavoro segna il ritorno alla sua prima casa discografica (ieri Polygram, oggi Universal) che nel 1979 lo fece debuttare con l’album “Alberto Fortis” e il 45 giri “Milano e Vincenzo”, che apre l’ascolto di questo cd. All’appello non manca nessuna delle sue hit-single più belle e celebrate: “La sedia di lillà”, “La grande grotta”, “La neña del Salvador”, “Marylin”, “Settembre”, “Qui la luna”, “Vita ch’è vita”… Ci sono anche “il Duomo di notte” e “Fragole infinite”.
I quattro brani inediti vengono descritti direttamente dal cantante lombardo, che ha suonato pianoforte, clavicembalo, tambourine e armonica, in questo modo:
“La splendida metà”: “È un viaggio a tinte calde ambientato in un deserto aspro. Il protagonista del testo è alla ricerca della propria metà ideale, però avverte una presenza gelosa dentro di sé che ostacola il suo desiderio di condividersi con gli altri. È una canzone molto viscerale, che si riferisce anche agli angeli del quotidiano, per intenderci quelli di Wenders”.
“Saprai”: “Internet - simbolo di potere assoluto, reale, illusorio - ha la presunzione di ergersi a divinità, diventando geloso del nostro aspetto umano e delle piccole azioni quotidiane. La divinità computer invita l’uomo a entrare nel cerchio cerimoniale sciamanico, mostrando umanità a sua volta”.
“Sexy Love”: “È un pezzo a luci rosse molto ironico: il classico triangolo amoroso lui lei e l’altra, qui diventa lui, lei e l’amante di lei. L’ambientazione musicale è molto rock and roll con alcuni preziosismi: le chitarre sono unite a un clavicembalo del 700 registrato nella scuola di musica di Saluzzo”.
“Lettera a un sogno”: “L’ho scritta dopo il crollo delle Twin Towers a New York: la grande nuvola di cenere che testimonia la tragedia deve trasformarsi in voglia di vivere. In questa lettera a un sogno, due genitori difendono il diritto del figlio di avere un futuro migliore, senza più atti di terrore a sfondo religioso: in un verso canto ‘un Dio non chiede che Dio vorrai’. La differenza fra religione e spiritualità è la chiave di tutto: ammettendo che esistano Dei differenti, non credo che vogliano e gradiscano tutto quello che di disumano avviene nel loro nome”.

R.B.

Vai a Home Page InfomaMusica
Vai a ARCHIVIO InformaMusica

 

2002 © ITALYMEDIA Tutti i diritti sono riservati