Mensile di Attualità e Spettacolo diretto da Antonello De Pierro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL PELO FRA LE NOTE  a cura di Giuseppe Campodonico

Arrivano i nostri
Celentano, Ramazzotti, Baglioni lanciano la sfida di Natale ai big U2 e Madonna

L’Italia s’è desta! Chiaramente stiamo parlando dell’Italia musicale, quella dei grandi nomi, che sembra si siano dati appuntamento per uscire tutti contem-poraneamente nella sfida delle vendite, che vedrà il suo apice nella corsa ai regali di Natale. Ed è così che Adriano Celentano (ancora in classifica con “Io non so parlar d’amore”), Laura Pausini, Eros Ramazzotti, i Pooh, Nomadi, Mina, Claudio Baglioni (col suo doppio live acustico di pros-sima pubblicazio-ne) hanno scelto l’ultimo trimestre per pubblicare i loro nuovi lavori.
La sfida natalizia ai mostri sacri del pop e rock mondiale Madonna e U2 è appena iniziata. Infatti entrambi questi mostri sacri dello star system mon-diale hanno deciso di pubblicare le loro ultime fatiche proprio in questi ultimi mesi, con la certezza di riconquistare le classifiche di tutto il mondo.

Va detto che spesso però, vuoi per disorganizzazione delle compagnie disco-grafiche, vuoi per un istinto creativo che colpisce tutti nello stesso momento, i nostri big escono tutti insieme, facendosi così una concorrenza spietata.

Se nel secondo caso, alla creatività non si comanda, nel primo caso i disco-grafici sono ancora convinti che durante il periodo di Natale si possa vendere qualche copia in più. Se da un lato però questo è vero, dall’altro pone il con-sumatore davanti ad una scelta, per chi ama la musica, spesso drammatica.

Il tutto perché, e non vogliamo tornare su discorsi fatti in passato, un CD costa troppo. Se un CD costasse un 30% di meno, avremmo sicuramente più possibilità di creare occupazione nell’industria discografica che oggi latita di talent-scout e questo porta ad avere una qualità musicale in Italia molto bassa, senza grandi talenti nuovi da proporre al pubblico. Questo accadrebbe perché ci sarebbe molta più professionalità,  a danno  dei “furbi” discografici che hanno seviziato la musica leggera nostrana, proponendo per molti anni mezze voci, o visi carini più adatti ad esser guardati che a non essere ascol-tati.

Ma intanto mentre aspettiamo che il vento cambi, gustiamoci la nostra personale abbuffata natalizia, questa sì di grande qualità...