Sig. Direttore,
le scrivo la mia rabbia e sconforto per una situazione capitata nelle strade bresciane, ma che si ripete in tutto il nord, a cominciare dall?autostrada Brescia-Milano.
luned 17 febbraio, alle ore 14,30, mi dovevo recare per lavoro in Valsabbia.
Il primo impatto Š sulla tangenziale, quando vedo un?enorme coda dalla parte opposta alla mia. Mi sento fortunato, anche se in realt… comincio a preoccuparmi per il ritorno. Per• subito sono portato a pensare che due ore possano essere sufficienti a dissolvere l?intasamento. Il guaio Š che al bivio della tangenziale per Sal• mi ritrovo bloccato in un?interminabile coda di camion che non posso superare, dato che la strada (malgrado il grande traffico che deve sopportare) inspiegabilmente Š stata costruita con una sola corsia per senso di marcia.
Viaggiando a 40 chilometri orari giungo a Vobarno, timoroso di arrivare in ritardo dal mio cliente. Ed infatti trovo subito un altro intoppo appena dopo quel paese.
Il nervosismo comincia a crescere ed in quel momento mi viene in mente che, da tempo, parallela alla vecchia strada Š in costruzione (e forse anche quasi finita) una nuova strada, che per• misteriosamente l?ANAS non si decide a completare, sebbene manchino solo pochi chilometri. E mentre faticosamente salgo la valle la rabbia monta metro dopo metro, tanto pi— che la memoria ora va all?ultimo scandalo dell?ANAS, connesso a tangenti incassate sui lavori.
Al ritorno, la mia speranza di non trovare code sulla tangenziale di Brescia non viene poi esaudita, perch‚ anche in questo caso le code dipendevano non gi… da un piccolo incidente, ma da alcuni lavori. In conclusione: tolti i dieci minuti di permanenza dal mio cliente, ho impiegato ben tre ore e mezza per percorrere la miseria di 90 chilometri.
Signor direttore, le confesso che mi sento confuso, frustato, trattato come un servo a cui si consente solo di lavorare e pagare tasse.
Ogni volta che viaggio (e per lavoro devo farlo ogni giorno), avverto che migliaia di politici, funzionari dell?ANAS, verdi ed altri gruppi sembrano misteriosamente cooperare affinch‚ quanti devono spostarsi trovino ostacoli e problemi ad ogni piŠ sospinto. La costruzione di nuove strade viene sempre bloccata, mentre tutti pensano ai fatti loro ed ignorano gli interesse di chi deve viaggiare per lavorare.
A gennaio sono stato in Germania. Non dico certo che sia un Paradiso, ma a parte qualche rallentamento nei pressi delle grandi citt… ho attraversato l?intero Paese in sole sette ore, usando autostrade in ottime condizioni ed interamente gratis.
Al confronto, l?Italia appare un paese del Terzo Mondo, dominata da una ragnatela di funzionari, politici, sindacalisti, ambientalisti che a tutto pensano, meno che alla salute di quei milioni di cittadini costretti a stare per ore in strada, obbligati a respirare veleni di ogni genere in interminabili code ed ingorghi. Questi atteggiamenti della nostra classe dirigente, non voglio usare mezze parole, sono autenticamente criminali, come dimostra anche l?alto numero di vittime in incidenti (tante volte causati proprio dal cattivo stato della nostra rete stradale).
Quando poi leggo che per costruire la strada che porta a Lumezzane una strada di interesse per una sola valle bresciana, pare che sia necessario consultare l?Unione europea, a quel punto mi sento anche preso in giro.

Giuseppe Quarto
responsabile del Club ?L?Imprenditore? di Brescia