Lettere al Direttore

Alla cortese attenzione del direttore Antonello De Pierro.
Il titolo, un po? lungo, potrebbe forse rievocare i divertenti e geniali film della regista Lina Wertmuller (con la celebre coppia di attori formata da Giancarlo Giannini e Mariangela Melato). Eppure non si tratta di un film o di una fiction, ma di una grottesca e ?normale? situazione alquanto presente e diffusa in tante realt… scolastiche del nostro Paese.
Ho deciso di raccontare in forma ironico-surreale (spero) lo ?scandalo? (un piccolo scandalo, non meno scandaloso dei grossi scandali nazionali ed internazionali) a cui ho avuto il dispiacere di assistere durante un collegio dei docenti della mia scuola all?inizio del nuovo anno scolastico.
Francamente ho assistito ad un ignobile e vergognoso ?mercato delle vacche?, senza offesa per le vacche e per i loro padroni/venditori. La differenza consiste nel fatto che il mercato delle vacche ha una sua maggiore dignit… e legittimit…, una sua seriet…, addirittura una sua nobilt…, almeno rispetto al ?mercato? che ho seguito nel corso di una seduta del collegio dei docenti.
Tra i vari punti fissati all?ordine del giorno della suddetta riunione collegiale, figurava l?attribuzione degli incarichi relativi alle FF.SS. (che non significa Ferrovie dello Stato, anch?esse ormai in rovina), cioŠ alle Funzioni Strumentali al Piano dell?Offerta Formativa (P.O.F., come dire ?appoffatevi?!) che ogni istituzione scolastica, nella sua ?autonomia?, si sceglie e decide di mettere in mostra alla stregua di una ditta di formaggi, di una societ… finanziaria, di un?agenzia di viaggi che espone e promuove le proprie offerte ai clienti.
Per chi non lo sapesse, le Funzioni Strumentali, originariamente chiamate ?Funzioni-obiettivo?, sono state istituite con il Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori del Comparto Scuola, approvato durante il primo governo Prodi, per il quadriennio 1998/2001. Alcuni importanti passaggi normativi contenuti in questo contratto (che in un certo senso ha segnato un vero e proprio spartiacque storico e antropologico-culturale nel mondo della scuola italiana) hanno introdotto, incentivato e legittimato, un processo di mercificazione dell?istruzione scolastica e di tante attivit…, progettuali, organizzative, ecc., che in passato erano svolte gratuitamente, o quasi, per passione e vocazione, e non certo per denaro. Non intendo qui soffermarmi oltre sul discorso storico-politico concernente l?istituzione dell?autonomia scolastica, delle funzioni-obiettivo (o ?funzioni strumentali?), delle RSU, nella realt… della scuola italiana, per non annoiare troppo i lettori. Mi interessa invece approfondire altri aspetti.
Voglio comunque esporre la mia opinione in breve.
Io ritengo che questo processo di mercificazione di un bene comune e prezioso quale il sapere (o la cultura) in effetti era gi… in atto da tempo, ma con il CCNL del 1998 Š stato praticamente ?legalizzato?, ovvero sancito per legge. Ebbene, tale ?mercificazione? dell?istruzione scolastica Š, a mio modesto parere, tra le cause principali che hanno provocato negli ultimi anni la rovina, il degrado e la svalutazione (politico-economica, sociale, intellettuale) della scuola italiana, con la conseguente, inevitabile perdita (o diminuzione) di prestigio e di potere contrattuale degli insegnanti, che in tal modo sono stati ridotti in un pietoso stato di necessit… materiale, proprio per renderli maggiormente sensibili al ?fascino? e alla ?seduzione? dei fondi economici aggiuntivi, per quanto possano essere miseri e per nulla appetibili, almeno per dei seri professionisti ben pagati quali dovrebbero essere considerati gli insegnanti.
Ai miei occhi le Funzioni-obiettivo apparvero immediatamente, e cos si sono rivelate e confermate alla prova dei fatti, come vere e proprie ?disfunzioni con un solo obiettivo?: arraffare i soldini assegnati in anticipo ad ogni funzione, ossia ad ogni ?vacca?.
Ebbene, dall?anno scolastico 1999/2000 (cioŠ dal primo anno in cui entrarono in vigore e furono applicate tali ?funzioni?) sino ad oggi, ho assistito a tante farse, commedie, pagliacciate, buffonate, guerre tra poveri, ma allo ?scandalo? davvero grottesco messo in scena nella succitata riunione, francamente non avevo ancora assistito.
Ma, come si usa dire, non c?Š limite al peggio.
Il disgusto e l?orrore personali hanno praticamente raggiunto l?acme, fino alla nausea, quando, pur di ?spartirsi equamente? la ?torta? ha avuto inizio un?operazione di vera e propria ?moltiplicazione?, non dei pani e dei pesci, ma delle cosiddette ?aree?, vale a dire i settori di intervento e di azione assegnati a ciascuna funzione strumentale. Il fatto Š che tale ?miracolosa moltiplicazione? Š stata eseguita non per venire incontro ad esigenze e scopi davvero ?funzionali? o ?strumentali? al ?buon funzionamento? (scusate la ripetizione) della scuola, quindi per migliorare la qualit… dell?offerta formativa, le condizioni di studio e di vita degli allievi, nonch‚ il lavoro degli insegnanti, bens per consentire ai vari ?soci? di partecipare alla ?divisione degli utili?, ovvero dei fondi per le FF.SS.
Ecco come ?funziona? un?azienda che si rispetti!
Naturalmente, in base a tale operazione i benefici ottenuti saranno due: sono state messe pi— ?vacche? sul mercato, esattamente 5: il numero massimo a cui pu• aspirare una scuola come la mia; inoltre le aree di intervento, cos dimezzate, frazionate, smontate e rimontate, spostate, nuovamente scorporate, frantumate, scomposte e ricomposte, insomma come il gioco delle tre carte, permetteranno ai colleghi FF.SS. di faticare meno e guadagnare di pi—. Evidentemente, la mia Š una scuola ?rivoluzionaria? che ha messo in pratica uno slogan che in passato fu adottato da Democrazia Proletaria e poi da Rifondazione Comunista: ?lavorare meno per lavorare tutti?. Naturalmente, lo scenario Š ben diverso, circoscritto ad una ?oligarchia?.
Certo, le oligarchie sono sempre esistite nella scuola (e fuori).
In passato esisteva una gerarchia molto pi— rigida, severa, formalista ed autoritaria di quella attuale, che partiva dal vertice ministeriale e scendeva in basso attraverso gli ispettorati, i Provveditorati agli studi, fino a calarsi nella realt… particolare e concreta delle singole scuole, laddove i presidi e i direttori didattici la facevano da padroni, coadiuvati al massimo da un vicario o un vicepreside.
Oggi, con l?istituzione della cosiddetta ?autonomia scolastica?, le varie oligarchie presenti nelle singole scuole si sono strutturate ed articolate in modo pi— ampio e complesso, mutuando gli stili, i linguaggi, la mentalit…, i comportamenti, le scelte e gli organigrammi dal modello delle aziende neocapitaliste. E? questo il modello a cui ci si sta sempre pi— avvicinando e adeguando.
La differenza principale rispetto al passato, consiste nel fatto che mentre prima le oligarchie si reggevano quasi sempre su autentici valori morali ed intellettuali come le competenze e i talenti personali, le capacit… professionali, la cultura e l?onest… individuali, ecc., oggi si basano quasi esclusivamente su caratteristiche quali l?astuzia, l?arroganza, la voglia sfrenata di emergere, la brama di potere e di ricchezza (un miserrimo potere, una miserrima ricchezza).
Sia chiaro che il sottoscritto non nutre alcun rimpianto e alcuna ?aristocratica nostalgia? verso la ?vecchia oligarchia?, cos come Tommaso Buscetta faceva rispetto alla ?vecchia mafia?, perch‚ pi— ?giusta?, pi— ?onorata?, pi— ?umana?, al contrario della ?nuova mafia?.
La mafia Š sempre ed ovunque un?organizzazione criminale, spietata e disumana.
Parimenti le gerarchie e le oligarchie (nella scuola, come dappertutto) sono sempre, a mio avviso, forme organizzative di un potere autoritario ed antidemocratico, in quanto strutturato a livello verticale e non orizzontale, che tende ad escludere la maggioranza delle persone dai canali e dai processi decisionali, riservandoli invece ad un?elite di ?professionisti?, di ?addetti ai lavori?, di ?specialisti?, che di solito non detengono alcuna ?specializzazione? o alcuna ?professionalit…?, se non le ?doti? di chi Š arrogante, furbo, disonesto, prevaricatore, venale.
Ma torniamo alla riunione in questione.
Quando io, ad un certo punto della seduta collegiale, mi sono permesso di interrompere o ?guastare? la ?festa? in corso, prendendo la parola con la mia consueta energia, grinta e passionalit… (che qualche maligno o maligna scambia per ?maleducazione?: questo Š un segno del moralismo ipocrita oggi imperante, nella scuola e fuori, sic!), ho avanzato una proposta molto semplice: visto che si stava decidendo il modo in cui investire un fondo pi— o meno consistente (900/1000 euro circa per 5 persone formano all?incirca 4500/5000 euro, e non sono pochi, ma nemmeno molti) con troppa facilit… e superficialit…, con troppa faciloneria, ovvero fretta, mi sono chiesto ed ho chiesto alla platea ?dormiente? di compiere una verifica democratica, mediante votazione a scrutinio palese, rispetto a quanto stava succedendo, ossia rispetto ai principi, ai criteri, alle modalit…, alle procedure adottate, ma soprattutto rispetto alla scelta di partenza di accedere ai fondi da assegnare alle funzioni strumentali.
Purtroppo, come sovente accade in simili casi, soprattutto in contesti in cui si Š poco adusi o abituati alla prassi del voto come strumento elementare di verifica e di controllo democratico, la mia proposta, che io ho formulato chiaramente, non Š stata avallata dalla maggioranza, anzi Š stata bocciata e svalutata anche in virt— dell?autorit… messa in campo dal preside e dai suoi.
Ma, a sorpresa, accanto al mio voto nettamente contrario si Š affiancato anche quello della vicepreside! Un piccolo segnale, da non trascurare o sottovalutare, che pu• indurre ad essere un po? pi— ottimisti verso l?avvenire, esortandomi a proseguire queste ?piccole? battaglie (di retroguardia o di avanguardia che siano) con maggior ardore e convinzione, anche a costo di apparire come il ?Don Chisciotte? della situazione. Ma meglio Don Chisciotte che Don Abbondio!
In effetti, la mia ?contestazione?, espressa attraverso diversi interventi, anche in altre occasioni (sedute del Collegio dei docenti, assemblee sindacali, eccetera), nasce da una domanda ?provocatoria?. Io, infatti, mi chiedo e chiedo a chi mi legge:
1) prima del 1999 le scuole italiane non funzionavano? Come facevano a funzionare senza le tanto agognate funzioni strumentali?
2) Le scuole che oggi rinunciano (e non sono poche come si vuol far credere) a tali fondi e tali funzioni, come fanno a funzionare?
3) Infine, non sono funzioni altrettanto strumentali al P.O.F. anche tutti gli insegnanti che si ?limitano? soltanto ad insegnare, i ?bidelli? la cui funzione Š preziosissima, insomma non sono ?strumentali? e ?funzionali? all?organizzazione di una scuola tutte le risorse umane, interne ed esterne? Ebbene, perch‚ queste soggettivit… vengono escluse anche dai compensi straordinari, mentre vengono ad essere privilegiate e valorizzate (economicamente parlando) soltanto alcune ?funzioni?, che qualcuno ha deciso di considerare e sancire per legge come pi— utili e funzionali, soltanto per inquadrarle in una logica di tipo aziendalista e neocapitalista, ovvero in base ai parametri di un presunto efficientismo, di un falso ed erroneo utilitarismo e pragmatismo?
Naturalmente, le risposte sono gi… implicitamente contenute nelle domande: le scuole italiane funzionavano bene, anzi benissimo, anche prima del contratto del 1998, quando si doveva fare a meno delle FF.SS. e di tutto l?apparato ad esse corredato. Parimenti, oggi le scuole che si rifiutano di accedere a questi fondi straordinari per le FF.SS., mi risulta che funzionino altrettanto bene. Il problema, semmai, riguarderebbe i presidi-manager, i quali dovrebbero fare a meno di uno staff al completo che includa anche le funzioni strumentali.
Ecco dunque la vera risposta, la risposta a tutte le domande: le funzioni strumentali, come altri incarichi aggiuntivi ed altri strumenti organizzativi, fanno comodo soprattutto ai dirigenti scolastici, i quali hanno tutto l?interesse ad organizzare e strutturare le loro scuole secondo un organigramma di tipo aziendalista, proprio perch‚ li esonerebbe da compiti gravosi e impegnativi, da responsabilit… che non sono in grado di assumersi e reggere da soli.
Prima di concludere, voglio sgombrare il campo da possibili equivoci e malintesi.
Anzitutto, non Š il rancore, o il desiderio di rivalsa, a farmi scrivere queste cose, dato che anche il sottoscritto Š stato ?invitato? a partecipare alla ?festa?, ovvero alla ?spartizione della torta?, ma si Š tranquillamente rifiutato, per ragioni di coerenza, onest… e dignit….
In secondo luogo, io non contesto la vicenda in questione dal punto di vista strettamente giuridico-normativo, in quanto sono cosciente che la legge consente, esorta, spinge le scuole, ossia i dirigenti, ad accedere a tali fondi aggiuntivi, ad utilizzarli visto che ci sono e sono spendibili. Invece, io ho voluto descrivere soprattutto il senso di nausea e disgusto che ormai si avverte di fronte a tali degenerazioni, ma mi accorgo che sono sempre pi— numerosi i colleghi e le colleghe che si stanno assuefando al ?fetore?, si stanno immunizzando e stanno diventando totalmente indifferenti ad ogni scandalo e ad ogni abuso, ad ogni eccesso di mercificazione e di alienazione, che per me sono e restano intollerabili, ieri, oggi e domani!
E? quindi una questione di natura etico-morale che io sollevo, rispetto alle modalit… e alle procedure formali, che sono altres sostanziali, in cui sempre pi— spesso si fanno e si decidono certe cose, ovvero si spendono i soldi disponibili per le scuole, e mi riferisco al cinismo, alla sfacciata e spudorata leggerezza con cui spesso si effettua la ?spartizione della torta?, vale a dire la distribuzione delle risorse economiche legate al Fondo di Istituto o ad altri fondi straordinari. Risorse che sempre pi— spesso i presidi provvedono ad elargire secondo metodi di stampo ?borbonico?, nel senso che sono quantomeno dubbi e discutibili.
Infine, qualcuno potrebbe obiettare: ?ma te la prendi cos tanto per cos poco? Ma non sai che c?Š di peggio??. Ebbene, io replico seccamente che proprio da questi ?piccoli scandali?, che sono sempre pi— diffusi nella nostra societ…, e non solo nelle scuole, si costruiscono e derivano i grossi scandali di portata nazionale come Tangentopoli, Bancopoli, Calciopoli, Spiopoli, Monopoli, Paperopoli, e via discorrendo.

Lucio Garofalo







Alla cortese attenzione del direttore Antonello De Pierro.
Complimenti alla Corea del Nord: insistendo, provando e riprovando, infischiandosene deei non troppo efficaci tentativi di dissussione fatti dai soliti scocciatori americani, e tenendo duro nella pavidit… del resto del mondo scaricabarile, finalmente ce l'ha fatta ad avere il nuovo e terrificante giocattolo nucleare. Il piccolo dittatore che mantiene la nazione di cui Š a capo in uno stato di isolamento medioevale demenziale ha persino la faccia tosta di usare i mass media per autopubblicizzare che tale fatto storico rafforza l'equilibrio della pace del mondo, in pieno stile post-guerra fredda. In realt… l'arma atomica semplicemente rinsalda ed esalta il suo potere indiscutibile all'interno di uno stato di sudditi-servi costretto all'idolatria del capo assoluto, in stile veterocomunista, che ha liberato il popolo schiavo dei vecchi re-tiranni per sostituirli con un altro satrapo esaltato e sanguinario. Strano, ma non si vedono in giro per le nostre strade pacifisti a senso unico e intellettuali girotondini manifestare contro tali generi di dittatori che restano fuori dallo spaziotempo del progresso globalizzato e condiviso. NŠ vengono appese alle finestre delle case bandiere a favore della Libert… del Mondo. Molti saranno perfino contenti di questa specie di beffa fatta agli U.S.A., che rimangono sempre e comunque, per questi nostri maestri del pensiero contorto, distorto e antiquato, il vero nemico da contrastare, del quale, tuttavia, utilizzano a volont… e a piacere tutti i benefici liberali, liberisti, economici, guardandosi bene dall'andare a vivere in quei luoghi del paradiso cos amorevolmente descritti, tranne andare ogni tanto a stringere la mano all'amico FidŠl, per poi tornare lesti in Italia, in famiglia, al riparo da eventuali sorprese: non si sa mai.... Siamo alle solite: se Colombo non avesse mai scoperto l'America, quasi certamente il 99,99% del mondo moderno al quale siamo fin troppo bene abituati da dimenticare che quella libert… e benessere del quale godiamo non Š arrivato gratuitamente o per cause miracolose soprannaturali, ma dopo lotte e tragedie colossali, giacerebbe sfinito ed esausto sotto il giogo di terribili e assolute dittature, tecnicamente perfezionate nel corso degli anni, e alle quali la stragrande maggiiranza dei cittadini-schiavi neo-nati si adatterebbe per normale imprinting culturale-ambientale, trovandole, di conseguenza, persino logiche e normali. Dimenticando che contestatori, alternativi, centro-socialisti, diversi, "altri" e "rivoluzionari" in genere sarebbero rapidamente estinti per processi sommari, campi di lavoro coatto e prigioni a vita senza uscita, lasciando cos in esistenza solo il substrato auto-adattativo sudditi-dittatore-padre-padrone. Se la Corea del Nord ha oggi l'atomica, e domani ne avr… un'altra pi— potente l'Iran, e, per imitazione, altri ancora dei paesi-canaglia che sono ormai diventati una minaccia per l'intero mondo civile, la colpa Š anche del resto del pianeta cosiddetto progredito e indifferente, abituato alla libert… e alle buone cose della vita perchŠ sono normali e fanno parte del paesaggio metropolitano, e sembrano apparentemente di durata infinita e a cornucopia illimitata. Se domani nuovi stati-terroristi fossero in grado di ricattare il mondo trasportandolo in una spirale di paura e tensione che potrebbe sfociare anche in una guerra globale di tutti contro tutti, la colpa principale Š delle grandi coalizioni di stati-nazioni come l'Unione Europea, timida, paurosa, incerta nelle politiche interne e internazionali, tenue nella voce, labile nell'azione pratica continuamente rimandata, eccessivamente diplomatica nel cercare di dare ragione un poco a tutti sperando di ricevere un tornaconto, piccolo o grande che sia, purchŠ venga da tutti gli attori della pericolosa storia, sia dai paesi considerati amici, sia dai cosiddetti "nemici" -anch'essi amici. Gli U.S.A., come sempre, sono soli, e lo sanno, come sanno bene di essere spesso contrastati ideologicamente dalle stesse nazioni che qualche decennio fa hanno liberato dalle tiranne e oggi stanno con i piedi in due scarpe illudendosi di essere al sicuro per sempre. L'Europa crede, all'opposto, di essere amica di tutti facendo la politica diplomatica dello struzzo gentile e riverente, intelligente e ultralogico nella "comprensione del diverso" anche se questi si chiamesse Bin Laden, mentre i piccoli e grandi dittatori sanguinari della terra, presentandosi amichevoli e sorridenti ai meetings internazionali, abbracciando felici coloro che volentieri distruggerebbero, e baciando, all'occorrenza, anche la mano del Papa, diventano ogni giorno pi— forti e sicuri di sŠ, essendo privi di oppositori interni ed esterni rafforzando cos la ragione della propria giustificazione, mentre hanno gi… pronti piani e strategie per portare a termine la loro antica e nuova missione da dittatori che Š stata, da sempre, quella di cercare di conquistare con la forza il resto mondo pavido e intimidito. Scusatemi se Š poco.

Francesco Martin
cittadino europeo
Egr. Direttore,
sono un'insegnante elementare ed ho avuto l'opportunit… di osservare attraverso esperienza diretta, come bambini "handicappati" per "ritardo mentale", abbiano avuto la possibilit… successivamente di frequentare con successo la scuola media, senza l'apporto di psicologi , insegnanti di sostegno, ecc..
Questa in particolare Š la storia di M.S. , bambino chiuso ed appena immigrato a Milano che nei primi due anni di scuola elementare non riusciva a scrivere n‚ leggere.
Lavorando personalmente con lui attraverso esercizi graduali, M.S. Š arrivato alla fine della 5ø elementare a comprendere e saper applicare con certezza principi e regole chiave della lingua italiana e della matematica.
Nonostante la sollecitazione dell'equipe socio sanitaria e del personale scolastico, il padre decide di non portare pi— il bambino alle visite psicologiche perch‚ riteneva che non facessero bene al bambino, che usciva da l rattristato; n‚ acconsent al termine della 5ø elementare a rinnovare la certificazione di "ritardo mentale" per suo figlio, che quindi oggi frequenta la scuola media statale senza nessun "supporto" o "sostegno" con discreto successo.
Da qui la mia perplessit…. Possibile che per poter aiutare dei bambini che necessitano di un tempo maggiore per avere le capacit… scolastiche richieste, bisogna passare attraverso una certificazione di handicap che li segner… per tutta la vita?
Possibile che, per esempio, il numero di bambini per classe (25), non possa essere ridotto in modo da facilitare all'insegnante il fatto di seguire con successo pi— programmazioni differenti?
Possibile che vengano stanziati sempre pi— fondi per pagare "esperti", che alla fine non danno risultati tangibili e sempre meno fondi per chi come le insegnanti, sanno cosa fare?
Sempre pi— spesso vedo insegnanti che delegano all'"esperto" la soluzione ai loro problemi con l'alunno, ma con quali risultati?
In passato quando tutti questi "esperti" non erano nella scuola, cosa faceva l'insegnante?
Perch‚ non viene ripristinato il ruolo che l'insegnante una volta aveva, di pedagogista con il bambino e di collaborazione con la famiglia?
Oggi, gli strumenti che abbiamo a nostra disposizione per rendere i bambini in grado di "scrivere e far di conto", sono ancora maggiori di quelli di un tempo. Perch‚ indietreggiare e delegare ad altri il nostro ruolo?

Rosa Maria Ghidotti
Egr. Direttore,
dopo le vacanze estive ricomincia la scuola, i soliti problemi da risolvere!
Come pu• un'insegnante influenzare in modo positivo gli alunni?
Ed ecco che in risposta a questa domanda, propone lo psicologo come risolutore di ogni guaio.
Peccato che Š da pi— di 10 anni che lo psicologo "aiuta" la scuola, ma non si riescono ancora a vedere cambiamenti positivi.
Numerosi ed onerosi finanziamenti sono stati stanziati dalla Regione per sostenere progetti, corsi, corsettini per insegnanti, alunni, ma a tutt'oggi non Š cambiato nulla, i problemi sono sempre gli stessi, anzi?.stanno peggiorando.
Gli interventi degli "esperti" nella scuola, nonostante i pessimi e nulli risultati , stanno diventando istituzionali pur essendosi presentati all'origine come "facoltativi".
Attraverso test somministrati ai ragazzi (anche all'insaputa dei genitori e con il benestare di alcuni insegnanti) sono state create statistiche, disturbi e malattie inesistenti che etichettano i nostri ragazzi e li rendono loro potenziali clienti.
Gli "esperti" ormai sono approdati in ogni tipo di scuola, dalla materna alle scuole medie superiori.
I nostri figli vengono "testati" in nome dell'aiuto ed in parte consigliati di andare a colloquio con lo psicologo, a volte anche con i loro genitori (che non sempre vengono messi al corrente del fatto che il loro figlio Š andato a colloquio con l'esperto).
Quanti clienti potenziali si procacciano questi "esperti"?
Quale aiuto reale ed efficace Š stato dato fino ad oggi?
Nella scuola media superiore nella quale io insegno, di ragazzi con reali problemi ce ne sono pochissimi (se mai ce ne sono!).
Grazie ad un progetto gi… inserito nel P.O.F. ed approvato dal collegio docenti, nelle classi di 1ø liceo con consiglio di classe accondiscendente, lo psicologo affiancher… l'insegnante durante i primi 15 gg di scuola per individuare la figura leader della classe attraverso test e osservazione diretta, quindi in base al giudizio dello psicologo, l'insegnante agir….
Inizialmente gli psicologi si sono inseriti nella scuola per aiutare e limitare la "dispersione scolastica".
Visto il fallimento della loro iniziativa si ripropongono in "accoglienza" per la formazione classi ed individuazione leader del gruppo.
Io non ci sto!
La figura dell'insegnante, grazie a questi tipi di interventi, sta decadendo; la nostra responsabilit… di bravi insegnanti viene delegata al giudizio di questi personaggi.
Noi insegnanti possiamo aiutare i nostri ragazzi utilizzando una buona comunicazione e fornendo gli strumenti per riuscire a studiare con successo, utilizzando una corretta ed efficace metodologia.
Gi… con questi fondamentali mezzi, possiamo fare molto senza aver bisogno di "strani interventi" che portano solo ad etichettare i ragazzi, ad utilizzare strani metodi che confondono e possono in alcuni casi rovinare davvero la loro vita.

Marilena Zuccheri

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