Erano 129 le persone ancora iscritte al servizio sanitario nonostante fossero morte da anni. I medici continuavano a ricevere compensi mensili: 5 euro per paziente

Una truffa al Sistema sanitario nazionale è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi.



Le Fiamme Gialle hanno esaminato la posizione di oltre 450 persone decedute, accertando in 129 casi che erano ancora iscritte al Servizio Sanitario che quindi continuava a erogare compensi mensili ai medici.

In 12 casi si trattava di persone morte da circa vent'anni, in 16 si trattava di persone morte da circa quindici anni, in 46 si trattava di persone morte da circa dieci anni e in 55 casi si trattava di persone morte negli ultimi cinque anni. Singolare la posizione di una persona morta da 5 anni che è risultata consecutivamente assitita da tre medici di famiglia.

L'indagine ha permesso di scoprire che in 70 casi i medici di base che risultavano assistere le persone decedute erano gli stessi che ne avevano certificato il decesso. Complessivamente sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria 19 medici. La posizione di altri 29 professionisti è stata segnalata alla magistratura.

Cinque euro al mese. Questa la tariffa mensile che i medici di base ricevono per ogni iscritto al Servizio sanitario nazionale. I comuni interessati dalle indagini sono una decina a cavallo tra le province di Lecce e Brindisi. I medici denunciati a piede libero sono 19, altri 30 sono indagati.

Le indagini sono durate circa tre mesi. Sono partite dall'incrocio dei dati dell'anagrafe tributaria e dell'anagrafe dei Comuni, nell'ambito di un protocollo sottoscritto con Regione Puglia e Asl per la lotta alle frodi nel settore della sanità.

Partendo dalla verifica di persone morte negli ultimi 20 anni, i militari hanno verificato che in 129 casi i medici di base non avevano provveduto a richiedere la cancellazione del loro nominativo dagli elenchi. Proseguono nel tentativo di accertare se anche in altri comuni delle due province siano stati compiuti reati simili.

 

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