Sara Montemurro, 31 anni, era uscita di casa mercoledì

CHIAVENNA (SONDRIO)
Un’altra giornata passata a scandagliare le acque di un torrente, per escludere una drammatica caduta, e a setacciare un’ampia area boschiva sopra l’abitato di Chiavenna, sino alle alture di San Giacomo Filippo (Sondrio). Ma di Sara Montemurro, maestra di 31 anni, nessuna traccia. E nessun aiuto, al momento, è arrivato dal telefonino della donna, spento e forse scarico. Nel primo pomeriggio di mercoledì scorso la donna, insegnante di sostegno alla prima elementare della scuola intitolata a Segantini nella cittadina al confine con la Svizzera, dove pure è impegnata part time in uno studio dentistico, si era allontanata dalla propria abitazione dopo il pranzo dicendo ai familiari di voler andare a scattare qualche foto nei boschi per catturare i bellissimi colori della natura in autunno. Una donna l’aveva incrociata mentre si incamminava lungo il sentiero.

«L’ho incrociata mentre imboccava la strada per Dalò: mi ha colpito per la sua bellezza» (Sara è infatti alta e bionda) ha raccontato ai carabinieri la testimone, l’ultima a vederla prima che scattasse l’allarme lanciato dai genitori preoccupati perchè non era rincasata per l’ora di cena. Sara, dopo aver parcheggiato la sua auto Honda, ritrovata poi dai soccorritori, con dentro un paio di scarpe da ginnastica e la custodia della macchina fotografica, si è infatti incamminata nei boschi fra Pianazzola e Dalò, per un’escursione da quota 800 metri a 1.500. Un percorso decisamente alla sua portata, in quanto allenata. A cercarla oggi c’era una task force di circa 80 persone fra volontari del Soccorso alpino, militari del Sagf di Madesimo, Sondrio e Bormio, vigili del fuoco delle squadre specializzate del Saf, con il supporto di due elicotteri.

Hanno perlustrato per ore la montagna senza esito. La ragazza potrebbe essere scivolata in un dirupo in una zona che in alcuni tratti è particolarmente impervia. In questo caso potrebbe non essere facile trovarla per gli uomini impegnati nelle ricerche. I familiari e il fidanzato Mirko, come le colleghe di lavoro che la descrivono come «una ragazza solare, dolcissima, piena di iniziative e di proposte, benvoluta dalle famiglie e adorata dalle sue alunne», sperano ancora in un epilogo positivo. Secondo loro, non avrebbe avuto alcun motivo per allontanarsi volontariamente e sparire così nel nulla. «Al termine di un vertice in serata a Chiavenna fra i soccorritori - spiega Matteo, il fratello della maestra - si è deciso di perlustrare domani un’altra area». «Non vogliamo arrenderci - conferma Giuseppe Cerfoglia, responsabile del Soccorso alpino di Chiavenna -. Faremo altre ricerche più approfondite, sempre con unità cinofile».