ROMA - «Mi dissero "adesso i giochi sono finiti" e che avrei dovuto dar loro 50 mila euro.

 Allora io sono andata da un amico avvocato che mi ha consigliato di presentare una denuncia. E così è stato». Wilma Goich, ex moglie di Edoardo Vianello, coppia storica musicale degli anni ’60, ha raccontato ieri davanti alla V sezione del Tribunale penale la sua storia di vittima dell’usura. Ricorda la cantante: «Avevo fatto un conteggio basato su quanto mi avevano chiesto, avrei dovuto restituire in tre anni e mezzo ben 200 mila euro a fronte di due prestiti per un totale di 30 mila».

La Goich testimonia in aula nel processo che vede imputati Giziana Callieri e Marco Marsili, accusati di concorso in usura in quanto, secondo il pm Pietro Pollidori, i 30 mila euro prestati alla cantante, tra il 2005 e il 2006, portavano con sé il 10 per cento di interessi e il 20 per cento di trattenute all'origine.
 
«Avevo bisogno di soldi - è ancora il racconto della Goich - Mia figlia si stava separando e io avevo problemi personali. Il lavoro non è che vada sempre nel migliore dei modi. Il mio ex marito non mi mai ha aiutata».

Così si è ritrovata a dover chiedere soldi in prestito. «La prima richiesta - ha spiegato - era di 20 mila euro e risale al 2005, ma in quell'occasione Callieri e Marsili trattennero a titolo di interessi 4 mila euro, consegnandone soltanto 16 mila».

Lo stesso sarebbe accaduto con un altro prestito di 10 mila euro, dal quale ne avrebbe ricavato 8. Una somma che doveva servire a restituire la prima trance. A un certo punto, però, la Goich non ha potuto far fronte agli impegni. Ha spiegato di aver pagato soltanto due mesi e quando non ce l’ha fatta più ha incontrato Marsili che le ha detto: «I giochi sono finiti, devi pagare».

 

 

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