L'Onu accusa: in Congo crimini di guerra sono stati commessi nella provincia del Nord Kivu tanto dai ribelli tutsi di Laurent Nkunda che dai miliziani filogovernativi Mai Mai che a loro si oppongono. La denuncia è stata fatta dal capo della missione Onu (Monuc), Alan Doss

 

 

Malgrado l'appello per una tregua lanciato venerdì dal vertice interafricano di Nairobi, si continua a combattere nel Nord Kivu, dove l'esercito rafforza le sue posizioni e dove si moltiplicano le fonti che parlano di soldati angolani che combatterebbero al fianco di quelli congolesi, malgrado la smentita del governo di Kinshasa e dei caschi blu del Monuc.

 Alan Doss, che ieri ha visitato la città di Kiwanja, 75 km a nord di Goma, teatro nei giorni scorsi di scontri fra i ribelli tutsi di Nkunda e le milizie filogovernative Mai Mai, in una conferenza stampa a Goma oggi ha deplorato "le violazioni molto gravi dei diritti umani (...) nella regione di Rutshuru in questi ultimi giorni. Purtroppo abbiamo scoperto delle uccisioni nella città (di Kiwanja) e nei dintorni, compresi civili che sono stati attaccati da gruppi armati. Si tratta di crimini di guerra che non possiamo tollerare", ha aggiunto Doss.
ORGANIZZAZIONI UMANITARIE. Nei giorni scorsi l'associazione umanitaria Human Rights Watch (Hrw) aveva parlato di eccidi nella zona e diverse Ong avevano accusato i caschi blu di "inerzia" mentre venivano compiuti crimini. Oggi le organizzazioni umanitarie hanno incontrato difficoltà sul terreno a portare aiuti alle popolazioni colpite o fuggite dai combattimenti, malgrado la conferenza interafricana di Nairobi, presieduta dal segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ieri avesse chiesto l'apertura di un corridoio umanitario.
I COMBATTIMENTI. Sul terreno fonti giornalistiche affermano che l'esercito regolare è attestato con alcune centinaia di soldati a Kibati, 12 km a nord di Goma, capoluogo del Nord Kivu, vicino al confine ruandese, mentre altre centinaia stanno arrivando di rinforzo. Le forze armate "si preparano a fare qualcosa a Kibati, vogliono attaccare", dice oggi il portavoce dei ribelli di Nkunda, Bertrand Bisimwa. "Siamo al corrente dei loro preparativi e abbiamo anticipato i loro movimento, ma temiamo che possano esserci gravi conseguenze", ha aggiunto lo stesso portavoce ribelle che ieri aveva denunciato la presenza di "truppe angolane sul campo". Il Monuc oggi "smentisce la presenza di truppe angolane a Goma" e altrettanto fa il governo del Congo. Ma oggi si moltiplicano testimoni e funzionari del Monuc che chiedono l'anonimato e parlano di soldati di Luanda che avrebbero preso parte ai combattimenti. Un ufficiale Onu dice di aver incontrato di persona un soldato che parlava in portoghese "che mi ha detto di essere dell'Angola" e che come lui altri soldati angolani si trovavano nelle colline di Kibati. Secondo una fonte diplomatica occidentale citata dall'Afp, "una cinquantina di militari angolani e dello Zimbabwe sono in missione di ricognizione in appoggio alle unità congolesi sul fronte di Kibati". Luanda non ha nè smentito nè confermato. Tensione alta anche a Goma, dove un soldato senegalese del Monuc è stato ucciso in un alterco con un poliziotto congolese.

 

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