La Corte dello Stato del Nevada ha emesso oggi la sentenza che condanna a 15 anni di prigione il 61enne ex campione di football americano. Simpson è stato ritenuto colpevole di una rapina avvenuta in un hotel di Las Vegas nel 2007

 

 

L'ex campione di football O.J. Simpson andrà per almeno 15 anni in prigione per rapina a mano armata e sequestro di persona in un hotel casinò di Las Vegas.

 "Non intendevo far male a nessuno, non intendevo rubare niente, mi spiace, mi spiace", ha detto l'ex campione che ha accolto quasi in lacrime la lettura del verdetto. O.J. rischiava l'ergastolo dopo aver clamorosamente scampato la condanna al processo di 13 anni fa per l'omicidio della ex moglie Nicole Brown e del suo presunto amante Ronald Goldman.

L'ACCUSA.
Era stato accusato di aver fatto irruzione il 13 settembre 2007 in una suite dell'hotel Palace Station per razziare alcuni trofei sportivi per un valore di alcUne migliaia di dollari che, a suo dire, gli erano stati rubati alcuni anni prima. Simpson ha sempre detto di non sapere che i suoi cinque complici erano armati. L'ex campione dei Buffalo Bills, nato 61 anni fa e cresciuto da una mamma single nel ghetto di San Francisco, era stato giudicato in ottobre colpevole dal tribunale di Las Vegas di tutti e 12 i capi di imputazione.

PRECEDENTI.
Nell'ottobre 1995 O.J. Simpson era stato assolto dall'accusa di duplice omicidio dopo il processo di grande impatto mediatico per la morte della ex moglie e del suo amico. "Ma non c'è alcun collegamento. Non sono qui per punire indirettamente altri casì, ha detto il giudice Jackie Glass annunciando, prima di leggere il verdetto, che O.J. non potrà uscire su cauzione in attesa di un possibile appello. In base alla sentenza di oggi l'ex campione non potrà tornare in libertà prima di aver finito di scontare nove anni della condanna. Negli Stati Uniti, il sequestro di persona prevede pene tra un minimo di 15 anni e l'ergastolo. Per la rapina, Simpson rischiava fino a 10 anni di carcere. La sentenza ha offerto una sorta di riparazione per chi era rimasto insoddisfatto - e sono tanti negli Stati Uniti - dopo la l'assoluzione di 13 anni fa in uno dei casi più seguiti della storia giudiziaria degli Stati Uniti. "Ronald se ne è andato per sempre. La soddisfazione nasce dal fatto che questo mostro adesso è dietro le sbarrè, ha commentato Fred Goldman, il padre della vittima del 1995, che ha oggi assistitro alla lettura del verdetto. Simpson, i cui accusatori 13 anni fa non erano riusciti a dimostrare la colpevolezza "oltre ogni ragionevole margine di dubbio", era stato prosciolto nel cosidetto "Processo del Secolo" ma venne poi condannato a pagare ampi risarcimenti in sede civile.

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