di Daniela Cipolloni
Due epidemiologi della Harvard Medical School di Boston ridimensionano i rischi sul consumo di pesce potenzialmente contaminato dal mercurio. Consigliato il consumo due volte a settimana di salmone e pesce azzurro
Problema: è il caso di mangiare il pesce per le sue qualità nutrizionali o è meglio escluderlo dalla dieta per l'accumulo di sostanze inquinanti? Legittimo chiederselo dopo i ripetuti allarmi, l'ultimo dei quali lanciato dall'associazione ambientalista statunitense Defenders of Wildlife che denunciava livelli di mercurio oltre la soglia di guardia in tonni pescati a largo delle coste sudamericane.

Due epidemiologi della Harvard Medical School di Boston hanno deciso di dirimere la controversia, riesumando dagli archivi della banca dati Medline una serie di analisi, rapporti governativi e studi scientifici pubblicati fino ad aprile 2006. Il bilancio finale sui rischi e i benefici del pesce, apparso sul 'Journal of the American Medical Association', è rincuorante. Un consumo moderato di una o due porzioni a settimana, preferendo le specie ad alto contenuto di grassi polinsaturi come salmone e pesce azzurro, può aiutare a tenere bassa la pressione e ridurre il rischio di infarto e ictus. Grazie all'apporto di acidi grassi omega-3, i ricercatori hanno calcolato che la mortalità per malattia coronarica diminuisce del 36 per cento e la mortalità per tutte le cause del 17 per cento, un effetto protettivo ampiamente documentato nelle popolazioni più affezionate al pescato, come eschimesi e giapponesi.

Il pesce è un alimento importante anche per i bambini, sia durante la gravidanza che nei primi anni di vita, necessario per un sano sviluppo cerebrale. Ma attenzione ai pericoli legati al mercurio: è tossico e potrebbe procurare deficit neurologici al feto o al neonato, annullando l'azione positiva degli omega-3. I ricercatori raccomandano alle donne in età fertile, in attesa e durante l'allattamento di limitare il pesce a un paio di pasti a settimana e di evitare i predatori come squalo e pesce spada, dove il mercurio è più elevato. Sulla presenza di composti cancerogeni, come diossina o o policlorobifenile (Pcb), il pesce è assolto in toto: i livelli di contaminanti sono molto bassi e simili a quelli che si riscontrano in carne, uova e burro.

 

 

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