L'uomo, 75 anni, ha sparato al petto al ragazzo che lo aggrediva e chiedeva soldi. Ne aveva paura e teneva la pistola sotto il cuscino. Ieri notte l'ennesima lite

  

  

BOLOGNA - Esasperato e terrorizzato dal figlio tossicodipendente che da tempo lo picchiava e chiedeva sempre soldi, non ce l'ha fatta più e al culmine dell'ennesima lite lo ha ucciso a colpi di pistola.



E' successo a Pianoro, vicino a Bologna, ieri notte: l'uomo, che ha 75 anni, ha scaricato cinque colpi d'arma da fuoco contro il figlio ventitreenne che lo aveva aggredito in camera da letto: il ragazzo è morto sul colpo. Ora Giancarlo Venturi, camionista in pensione, è stato portato in carcere con l'accusa di omicidio volontario.

Da tempo l'uomo subiva le percosse del figlio, Giacomo, operaio saltuario e tossicodipendente da alcuni anni. L'ultima volta era stata circa una settimana fa, e l'anziano ne portava ancora i segni sul volto. Non ha mai voluto denunciare il figlio, ma ne aveva paura, tanto che teneva sotto il cuscino in camera da letto una Smith&Wesson 38 special che aveva regolarmente denunciato.

"Questa notte ho sentito un gran rumore e piangere, poi basta", ha raccontato una vicina, aggiungendo che "anche la settimana scorsa avevano avuto un litigio molto pesante". Ma nessuno sapeva perché, o immaginava che la situazione fosse degenerata in quel modo, fino alla scorsa notte.

Giacomo - che viveva in famiglia insieme al fratello maggiore, studente universitario - è arrivato a casa dopo una serata con gli amici poco prima delle 3 ed è andato subito in camera da letto dove dormivano i genitori. Li ha svegliati e ha cominciato a chiedere denaro al padre, prima gentilmente poi in modo sempre più insistente fino ad aggredirlo in modo violento.

Il padre allora ha afferrato la pistola da sotto il cuscino e ha sparato al figlio al petto. Poi ha chiamato i carabinieri, arrivati con i medici del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del ragazzo. Giancarlo Venturi è stato portato in caserma e interrogato dal pm della Procura bolognese Giuseppe Di Giorgio. L'anziano ha raccontato i fatti, le violenze, la paura; poi è stato portato nel carcere bolognese della Dozza. Il cadavere ddel figlio invece è stato trasportato all'istituto di Medicina legale di Bologna, dove domani o martedì verrà fatta l'autopsia.

 

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