L'isola che ospitava il più duro dei penitenziari si trova davanti a San Francisco. Accoglie già 1,5 milioni di turisti l'anno. Si è anche pensato di creare un casinò

 

 L'isola di Alcatraz

di ARTURO COCCHI

 

SAN FRANCISCO - Un albergo di lusso in quella che è stata a lungo la più inespugnabile delle carceri. Alcatraz, o "la rocca" (The Rock), la prigione-cittadella che si trova davanti a San Francisco, nel bel mezzo del canale perennemente avvolto nelle nebbie, potrebbe riservare ai suoi futuri residenti part-time trattamenti di natura opposta a quelli che ricevevano, fino a 45 anni fa, gli ospiti per i quali era stata progettata.



Il progetto è dell'Us National Park Service, che oggi gestisce il sito. In effetti, l'evoluzione di Alcatraz, da luogo pensato e attrezzato per alloggiare personaggi del calibro di Al Capone a punto di riferimento per villeggianti dal reddito a sei zeri, è stata meno brusca di quanto si possa pensare. Dopo il 1963, infatti, la prigione e l'isola di Alcatraz sono diventati un'attrazione turistica, la più popolare di San Francisco dopo il Golden Gate, capace di attirare un milione e mezzo di visitatori l'anno. E le guardie che si incontrano sull'isolotto sono la stessa tipologia di ranger che si incontrano al Grand Canyon o allo Yosemite National Park.

La recente ma consolidata vocazione del sito è esattamente la molla che spinge il Nps a provare ulteriori strade. Ad oggi, infatti, l'isolotto è raggiungibile con un battello, che si prende dal molo 33 del porto turistico della bellissima città californiana. Una gita di un paio d'ore e ritorno, che non consente di visitare l'intero sito e di ammirare le bellezze naturalistiche che offre. L'isola, infatti, si estende per cinque ettari, e offrirebbe possibilità extra rispetto alle attuali: l'osservazione della fauna locale, oltre alla visita di alcuni locali della prigione, al momento chiusi al pubblico, come il cinema dove si racconta che ai residenti loro malgrado venisse proiettato "Da qui all'eternità". Da tutto questo prende corpo l'idea di ampliare la potenzialità e l'estensione temporale dell'offerta, utilizzando, secondo il progetto attuale, l'edificio che ospitava le stanze delle guardie carcerarie.

La risposta a tali esigenze è proprio l'albergo, che garantirebbe un accesso al sito 24 ore su 24. Gli ospiti del resort potrebbero ammirare in tutto il suo fascino la San Francisco notturna, che, complici le nebbie, spesso si lascia vedere solo in parte, lasciando però percepire, in forma sonora, tutta la sua vitalità. D'altra parte, l'hotel e le sue dotazioni (bar, ristoranti...) sarebbero a disposizione anche dei numerosi turisti che scelgono la gita notturna alla prigione. Il battello, poi, potrebbe caricare e scaricare ospiti anche nelle parti dell'isola di Alcatraz ad oggi proibite.

Molte sono le idee di sviluppo proposte per "The Rock" dalla chiusura della prigione, nel 1963. Tramontato il progetto di un nuovo penitenziario, si è presto passati a idee di ben altra natura, inclusa l'ipotesi di un casinò. Molte proposte, però, si sono arenate in seguito alle necessità di conservazione di un sito che ha importanza sia dal punto di vista storico che da quello naturalistico. L'albergo è uno dei capisaldi di un piano ventennale da poco varato dal nuovo management del parco. Il National park service sta raccogliendo commenti e utilizzerà le osservazioni del pubblico per aggiornare il piano, già dal prossimo anno.

L'isola prende il suo nome dalla presenza di pellicani, "Alcatraz", in spagnolo. Usata come punto di riferimento dai primi cercatori d'oro, dalla metà dell'Ottocento (il faro è del 1853), ha ospitato il famigerato carcere dal 1909. Prigione durissima, entro la quale venivano di fatto rescissi i contatti con l'esterno, era nota soprattutto per la estrema difficoltà di evasione. Per fuggire, bisognava infatti attraversare a nuoto la Baia di San Francisco: nella maggior parte dei casi, le guardie inseguivano i fuggitivi in barca e li raccoglievano, vivi o morti. Tra le due evasioni riuscite, quella del 1962 di Frank Morris e dei fratelli John e Clarence Anglin ha ispirato il celebre film "Fuga da Alcatraz", con Clint Eastwood, del 1979. Altro film ambientato nella prigione, "The Rock", con Sean Connery e Nicolas Cage, del 1996.