a cura di Enrico Arosio e Paolo Forcellini
Il banchiere sotto indagine si reintesta la residenza in Sardegna. Con un mutuo Bpi
Gianpiero Fiorani
Il passaggio di proprietà è stato registrato il 27 novembre davanti a Lorenzo Stucchi, il notaio già testimone di altre spericolate operazioni dell'ex numero uno della Popolare Italiana (Bpi). E così Gianpiero Fiorani è tornato a essere il reale intestatario della sua prestigiosa dimora in Costa Smeralda, la villa Alberta di Piccolo Pevero. Una proprietà al centro di un'indagine avviata nell'estate 2005 dalla Procura di Milano per accertare le fortune occulte dell'ex ad della Bpi, che ufficialmente rispondeva ad altri nomi. La villa sarda risulta infatti appartenere alla Giorni Sereni, una srl di Lodi controllata da Marino e Fabrizio Ferrari. In realtà due prestanome, come si legge nell'atto che ha portato al trasferimento delle quote a Fiorani.

Una reintestazione a costo zero. A finire di pagare la villa (valore stimato, più di 5 milioni) era stata la stessa Bpi nella gestione di Divo Gronchi, con un mutuo da 1,45 milioni erogato alla Giorni Sereni il 31 marzo. Cioè quando l'ex patron della Lodi era in carcere già da quattro mesi e aveva confessato di essere il vero proprietario di questa e altre immobiliari schermate dietro prestanome. Con i soldi della Bpi i Ferrari hanno saldato l'ultima rata da 500 mila euro per l'acquisto. Poi il timone è tornato a Fiorani, di nuovo a piede libero. E il banchiere ha nominato la moglie Gloria Sangalli amministratore unico della Giorni Sereni.

T. M.

 

 

Fonte