Secondo quanto ha riferito Sabrina Minardi ai pm romani Emanuela Orlandi venne rapita e prima di essere uccisa fu tenuta prigioniera in un appartamento del centro di Roma. La ragazza avrebbe incontrato un sacerdote

La teste, il cui racconto è al vaglio degli inquirenti, avrebbe partecipato a numerosi spostamenti della giovane prelevandola dalla sua prigione. In un caso, avrebbe riferito di averla accompagnata nella zona del Gianicolo a un incontro con un uomo, da lei indicato presumibilmente come "un sacerdote". La donna avrebbe spiegato anche che una volta arrivati a Torvajanica con i cadaveri di Emanuela Orlandi e Domenico Nicitra chiusi in un due sacchi, Renatino De Pedis e un'altra persona li fecero sparire gettandoli in una betoniera in un cantiere. Secondo quanto si apprende la teste non è iscritta al momento nel registro degli indagati della Procura di Roma né risulterebbero altre persone indagate. L'ipotesi di reato per cui procedono gli inquirenti è ancora quella di sequestro di persona.