Le temperature sfiorano i 40 gradi, ma il picco arriverà a metà settimana

 

ROMA
Scatta l’allarme rosso di "livello 3" in 8 città italiane. Da domani a Bolzano, Verona e Brescia e da dopodomani a Bologna, Firenze, Perugia, Rieti e Roma, la protezione civile attraverso il sistema nazionale di sorveglianza, previsione e allarme per la prevenzione delle ondate di calore sulla salute della popolazione, prevede «ondata di calore» con condizioni meteorologiche a rischio che persistono per tre o più giorni consecutivi e la necessità di adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio, cioè in particolare gli anziani, i bambini e i soggetti affetti da determinate patologie.

Le temperature massime percepite arriveranno a 37 gradi. La raccomandazione è sempre quella di evitare di uscire nelle ore più calde della giornata e di bere molta acqua, almeno due litri al giorno, mangiare molta frutta fresca (consigliati agrumi, fragole, meloni) e verdure colorate come peperoni e pomodori. Gli anziani in particolare, avverte il ministero del lavoro, della solidarietà sociale e della salute, dovrebbero bere anche se non ne sentono il bisogno, previlegiando l’acqua del rubinetto che ha le caratteristiche chimico-fisiche ideali per compensare le perdite con il sudore. E per alcune settimane è bene scordarsi le abbuffate: contro il caldo l’ideale sono pasti leggeri e frequenti, con un’attenzione particolare ai cibi facilmente deperibili (dai latticini ai gelati).

Quanto all’abbigliamento, «vietate» fibre sintetiche e a tessuti aderenti: l’ideale sono abiti leggeri di cotone o lino. E se le ondate di calore fanno soffrire tutti, con rischi di crampi, svenimenti, gonfiori, fino ai colpi di calore, attenzione soprattutto alle categorie a rischio: agli anziani si raccomanda di tenere a portata di mano una lista di numeri di persone da chiamare in caso di necessità; per i bambini, limitare l’attività fisica e evitare le aree verdi dalle 11 alle 18, perchè lì si registrano alti valori di ozono; ipertesi e cardiopatici devono evitare di passare da sdraiati a seduti o in piedi troppo rapidamente, perchè potrebbe causare perdita di coscienza; i diabetici, a rischio disidratazione, devono bere bevande zuccherate e succhi di frutta; attenzione anche ai pazienti con insufficienza renale e ai dializzati.

In ogni caso, occhio ai sintomi, uguali per sani e malati: mal di testa, vertigini, nausea e vomito, debolezza, cute pallida, polso debole, temperatura elevata. In questo caso, occorre far stendere la persona (con le gambe sollevate), rinfrescarla con un accappatoio umido, arieggiare i locali, far bere acqua, evitare aspirina, che favorisce la vasodilatazione. In casi estremi, chiamare il 118.