"Attenzione a misure discriminatorie"

 

Sull'idea avanzata dal ministro Maroni di effettuare un censimento dei nomadi, compresi i minorenni, ricorrendo anche al rilevamento delle impronte digitali, interviene il Garante per la protezione dei dati personali.

L'Authority precisa che l'eventuale rilevamento di dati potrebbe coinvolgere delicati problemi di discriminazione che possono toccare la dignità delle persone e specialmente dei minori.  

"Il Governo andrà fino in fondo, perché ''questa è la strada giusta per garantire i diritti ai minori'', non si farà intimidire da ''sterili polemiche politiche'' e colpirà duramente chi utilizzerà i bambini per l'accattonaggio togliendo la patria podestà". Così  il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, rimarcando quanto già comunicato dal suo ministero.

Mi chiedo - ha insistito Maroni - se questi sono i diritti dell'infanzia. Io voglio permettere che i bambini vivano una vita normale, in condizioni decenti, senza essere obbligati all'accattonaggio o a peggio ancora. Per ottenere questo - ha spiegato Maroni - come disse il ministro Bindi nel luglio 2007, occorre identificare tutti i minori, anche prendendo le impronte.

''Sosteniamo con convinzione la proposta del ministro Maroni che punta alla tutela di tutti quei bambini vergognosamente sfruttati da genitori che li educano al furto e all'illegalita'''. Il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, appoggia la proposta del ministro dell'Interno Roberto Maroni di censire i rom, anche minorenni, prendendone le impronte digitali, ''per garantirne le migliori condizioni di permanenza''.

Sull'argomento interviene anche Paolo Ferrero del Prc, secondo cui ''nel 60/mo anniversario di quell'obbrobrio che furono le leggi razziali, il ministro dell'Interno Roberto Maroni oggi e' arrivato a proporre la schedatura dei bambini rom. Si tratta, molto semplicemente, della stessa filosofia, cultura e politica voluta, imposta e praticata dal fascismo e da Benito Mussolini''.

La proposta di accertare l'identità dei minori rom dovrebbe essere estesa volontariamente anche ai nostri bambini. Lo dice Maria Burani Procaccini dell'Udc, che plaude all'iniziativa del ministro dell'Interno, Roberto Maroni. ''Accertare l'identità dei bambini rom - afferma l'ex senatrice di Forza Italia - è una garanzia molto importante per loro perché non siano soggetti a tratta. Per quanto riguarda invece i nostri bambini, l'accertamento potrebbe essere un valido mezzo per rintracciare i minori sottratti''.

Per il sindaco di Milano, Letizia Moratti,prendere le impronte digitali per i bambini Rom può essere vista come un'opportunità di tutela. Lo ha detto a margine della prima conferenza programmatica dell'Anci in corso a Roma. Il sindaco di Milano, che ha precisato pero' di non aver letto il testo, ritiene che questo provvedimento potrebbe anche facilitare il compito delle forze dell'ordine.

"La proposta del ministro Maroni non è volta a registrare o a schedare i minori nomadi ma a proteggerli". Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, commenta durante la conferenza stampa in Campidoglio sulla sicurezza, la proposta del ministro dell'Interno Roberto Maroni di prendere le impronte digitali ai bambini rom.

 

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