La notizia della morte del giovane, di 25 anni, ha colpito gli ambienti dell'imprenditoria e della mondanità partenopea

 

Roma, 28 giugno 2008 - Era il pronipote del noto armatore Achille Lauro, il giovane morto oggi pomeriggio nelle acque antistanti la zona 'Frontone' dell'isola di Ponza tranciato dall'elica di una imbarcazione manovrata da un amico.

 Gianmarco Lauro, la vittima 25enne di una manovra fatale del natante, era figlio di Achille Lauro e Filomena Improta; il padre ha appreso la notizia mentre era a Ischia, la mamma in Sardegna. Ora sono diretti sull'isola pontina. Le esequie saranno fissate subito dopo l'esame autoptico, che sarà eseguito domani.


Il giovane si è tuffato in acqua dal motoscafo sul quale si trovava con amici per raggiungere a nuoto altri conoscenti a bordo di un gommone, ma non ha fatto a tempo a raggiungerli: è stato travolto dallo stesso mezzo da cui si era gettato.


La notizia della morte del giovane ha colpito gli ambienti dell'imprenditoria e della mondanità partenopea. ''Un ottimo ragazzo, un giovane di prim'ordine e non lo dico solo perché era mio cugino - ha commentato, sconvolta, l'imprenditrice Elvira Grimaldi - in questo mondo così strano è difficile trovare una persona come Gianmarco''.


La dinamica dell'incidente e le eventuali responsabilità saranno chiarite dall'inchiesta giudiziaria. Oggi i rilievi sono stati eseguiti dal personale della Capitaneria, ma non è la prima volta che a Ponza accadono incidenti del genere: il 14 luglio di due anni fa un sub, Dodo Perri, 48 anni, originario di Courmayeur (Aosta) morì nella zona del porto ucciso dalle eliche del motore di un gommone. Il mezzo stava svolgendo attività legate all'ancoraggio degli scafi, mentre il sub si era immerso per recuperare del materiale.

 

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