Tragica storia di matrimonio imposto. L'uomo, kosovaro, ha pagato 17mila euro per la giovane 'moglie', che pochi giorni fa ha partorito in ospedale. Ora è accusato di riduzione in schiavitù e violenza sessuale. A causa della sua giovane età, la ragazzina non può dare un consenso legalmente valido ad un rapporto con un adulto


 

Brescia - (Adnkronos/Ign) - Un ragazzo di 21 anni, nato in Kosovo, è stato arrestato due giorni fa dagli uomini della squadra Mobile di Brescia con l'accusa di riduzione in schiavitù e violenza sessualesu una bambina di 12 anni di origini serbe.



Quando l'adolescente è andata in ospedale pochi giorni fa per partorire, è emersa la tragica storia di un matrimonio combinato e imposto dai rispettivi genitori. Il giovane 'marito' infatti aveva pagato 17mila euro per sposarsi con la ragazzina, che poi ha messo incinta.

I genitori del ragazzo si erano recati nel marzo 2007 in Serbia per conoscere l'adolescente. Il suo viso piace anche al 21enne che, vedendola solo in foto, acconsente all'unione. Per la 12enne viene quindi stabilito il prezzo: 17mila euro. Nel luglio scorso, con i futuri suoceri che da anni vivono a Brescia, arriva in modo clandestino in Italia e a settembre, con una cerimonia tradizionale dell'Est Europa, sposa uno sconosciuto. Un uomo che abusa di lei, la mette incinta e diventa il suo padrone.

Ora però per il kosovaro, disoccupato e con precedenti per rapina e spaccio di droga, si sono aperte le porte del carcere. Per lui c'è anche l'accusa di violenza sessuale perché secondo la legge una bambina di 12 anni non è in grado di dare un consenso legalmente valido ad un rapporto sessuale.

La ragazzina ora è tra braccia sicure: è stata affidata, insieme alla sua piccola, a una comunità protetta.

 

Fonte