I primi studi sul siero di produzione italiana non hanno riscontrato effetti tossici. La fase II degli esperimenti deve adesso valutare la immunogenicità. Barbara Ensoli: "E' già un grande risultato. Ma usare il preservativo può salvare la vita"

 

"IL VACCINO fino ad ora è stato riscontrato sicuro". Con queste parole piene di soddisfazione Barbara Ensoli, direttore Centro nazionale Aids dell'Istituto Superiore della Sanità), annuncia il via a un nuovo stadio della sperimentazione della cura anti-aids.

 I primi studi non hanno fatto emergere effetti tossici, quindi il siero italiano contro l'Hiv targato Iss basato sulla proteina Tat, passerà alla fase II. "Il programma parte in questi giorni - spiega ancora Ensoli - abbiamo iniziato ad arruolare i primi 128 volontari italiani, tutti sieropositivi in terapia".

Gli studi sugli animali e quelli di fase I sull'uomo non hanno evidenziato effetti tossici. L'obiettivo primario adesso è quello di valutare l'immunogenicità del vaccino e proseguirne la valutazione di sicurezza, già verificata nello studio di fase I, attraverso il monitoraggio dell'incidenza e della tipologia di eventuali effetti avversi. "I risultati della fase II sono attesi già tra un anno e se tutto andrà bene potremo passare alla terza fase. Quella dell'Iss è fra le uniche iniziative di questo tipo interamente pubblica. Se il vaccino supererà la fase II, quella successiva sarà probabilmente a carico del'industria".

"E' già un grande risultato- continua Ensoli - Altri vaccini sono già stati utilizzati in sperimentazioni cliniche di fase II/III e hanno fallito nel proteggere dall'infezione. Le prove formali che la vaccinazione possa rappresentare un trattamento efficace contro la malattia le avremo solo con gli studi della Fase III. Nel frattempo l'unica certezza che abbiamo è quella della prevenzione: usare il preservativo, che può salvare la vita".

Fonte