Davide Madeddu

 


 

aeroporto roma fiumicino ANSA 220
Il primo viaggio Cagliari Palermo di luglio? Un’odissea con la nave che parte con 21 ore di ritardo. E la stagione turistica della Sardegna inizia con un’ondata di polemiche e proteste. Avrebbero dovuto raggiungere il capoluogo siciliano la mattina di sabato, ma le oltre 400 persone che si sono imbarcate sulla nave Toscana della Tirrenia, diretta in Sicilia non avevano fatto i conti con i ritardi e gli intoppi dell’ultimo momento. Come quello di un motore che va in avaria costringendo le centinaia di persone a bivaccare per quasi 24 ore nel porto di partenza.

I primi disagi, a sentire i racconti e le proteste di numerosi passeggeri, iniziano subito dopo l’orario di partenza, quando viene comunicato che la nave salperà con un po’ di ritardo. Nulla di strano se non fosse per un particolare. La nave non salpa proprio. Tra il ponte e il salone si attende che arrivino comunicazioni e soprattutto che la Toscana lasci il porto. Non succede e i passeggeri cercano sistemazione di fortuna tra le panche e i sedili. «Alle 4 del mattino siamo stati chiamati e ci è stato chiesto si portare giù le macchine dalla nave per consentire alcuni lavori - raccontano i passeggeri - anche perché, da lì a breve si sarebbe tutto risolto e la nave sarebbe potuta partire». Ipotesi che non trovano conferma dato che il problema non si risolve neppure alle 8 del mattino.

Alle 9 poi scoppia la protesta dei passeggeri. «Ci è stato detto che volendo avremmo potuto prendere un autobus e raggiungere Olbia per poi ripartire verso Civitavecchia - continuano i racconti delle numerose persone che per denunciare disagi e ritardi hanno chiesto l’intervento dei carabinieri e della polizia - da lì poi avremmo dovuto cercare altri mezzi per raggiungere la destinazione finale». Che tradotto significa 300 chilometri da Cagliari a Olbia, traversata e viaggio Civitavecchia e quindi prosecuzione in auto verso Napoli prima di salire su un’altra nave diretta a Palermo. Una proposta respinta al mittente dai numerosi viaggiatori che subito hanno presentato un esposto al posto di polizia del porto di Cagliari per denunciare i ritardi del traghetto.

A provocare lo slittamento della partenza un guasto che, secondo una prima ricostruzione, avrebbe interessato i motori della nave. Solo alle 10,30, dopo l’ennesima protesta dei passeggeri «è stata offerta la colazione dal comandante». Troppo poco però per le numerose persone che per tutta la notte hanno bivaccato tra il salone e il ponte della “Toscana”. I racconti dei passeggeri quasi si sprecano. «Qualcuno si è sentito male a causa del caldo e dello stress - dicono - e siamo stati costretti a chiamare anche un medico per dare assistenza, mentre un altro gruppo di persone ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine». Nella nave continua l’attesa dei 400 passeggeri che annunciano anche il ricorso alle vie legali. «Valuteremo se ci sono gli estremi per un risarcimento dei danni - dicono - non è pensabile che la gente venga lasciata così senza assistenza per quasi 24 ore».

Ad interessarsi del caso dei passeggeri sono intervenute ora anche le associazioni che si occupano della difesa dei diritti dei consumatori. Solo alle 16,30, accompagnata da un lungo applauso dei passeggeri la nave Toscana ha lasciato il porto di Cagliari.

 

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