Parla Stefania Perin, rientrata a casa ma in preda all'angoscia. La ragazza difende da sussurri e pettegolezzi il loro viaggio a Lloret de Mar: "Perché raccontano quelle cose?"

 

Castelfranco (Treviso), 7 luglio 2008 - Lei è a casa, la sua amica del cuore no. Federica non c’è, è stata "inghiottita dalla terra" come titolano i giornali catalani.

Attonita, con una pena grande dentro, Stefania Perin ha un sorriso tirato, aspetta che una buona notizia metta fine all’incubo. E intanto difende se stessa e l’amica da sussurri e pettegolezzi arrivati dalla Spagna. Dalla movida di Lloret de Mar.


Una ragazzona veneta con carattere, Stefania. "Perché raccontano quelle cose? - dice - Non è vero nulla, non è vero che abbiamo ballato semisvestite sui tavoli. Ci siamo divertite come tutti, era la nostra vacanza. Eravamo entusiaste del posto e dell’atmosfera. Ricordo che ci siamo guardate negli occhi e ci siamo dette: come ci stiamo divertendo". E quegli amici, quel gruppo di sudamericani? E quel Victor, interrogato dalla polizia, corteggiava Federica? "Sì, Victor c’era quella sera. Corteggiarla? Come si fa a dirlo, Federica è una bella ragazza, ma io non so cosa c’è nella testa di chi la guarda".

 

Ha una angoscia enorme, Stefania, appena dissimulata. Un’ombra che le ha fatto dire, in uno sfogo scappato appena arrivata dalla Spagna: "Temo di averla persa". Ora Stefania parla con il legale, l’avvocato Aldo Pardo che ha preso in mano la dolorosa vicenda con un piglio particolare, non risparmiando critiche all’eccesso di riservatezza degli investigatori spagnoli. Quando si sono lasciate, all’Hard Rock Yates, "Federica era assolutamente in sé e in grado di badare a se stessa". Così Stefania ha riferito nel suo colloquio con il legale della famiglia Squarise.

 

La giovane, palesemente turbata, si è sforzata di compiere l’ennesima ricostruzione delle ultime ore passate con Federica, prima al Bar Meeting per un drink, poi al bar Beach&Friends e infine allo Yates, la discoteca, con una compagnia di ragazzi che cresceva di numero. Nella serata nel gruppo, sarebbe anche circolato qualche spinello e si sarebbe bevuto champagne. Stefania ha però cercato di evitare di entrare nel dettaglio degli orari di quella sera, in cui nessuno aveva certo sempre in mano l’orologio. Per paura, ha spiegato l’avvocato, di confondere la sua con altre ricostruzioni o dati di fatto emersi nelle indagini.

 

"Stefania è molto angosciata - ha detto l’avvocato Pardo - anche perché si sente in parte responsabile di quanto è accaduto. D’altra parte, le ho detto, la stessa cosa sarebbe potuta succedere anche a lei. E lei non ha fatto niente di male. Hanno forse tutte e due incontrato le persone sbagliate".

 

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