Roma, 7 lug (Velino) - Dopo un anno di indagini la Squadra Mobile di Roma ha scoperto uno dei modi più ingegnosi utilizzati dalla malavita comune e organizzata per sottrarsi all'esecuzione delle pene.

 Medici compiacenti, dietro compenso, certificavano tossicodipendenza e alcolismo per consentire ai detenuti di ritornare in libertà e la regolare frequenza di programmi di riabilitazione, consentendo così agli ex detenuti di potersi muovere liberamente e fornendo loro un alibi nel caso in cui avessero commesso un reato. Decine le cartelle cliniche sequestrate presso il Gemelli per cercare di ricostruire il giro di false certificazioni fornite a esponenti di spicco della criminalità. Un assistente sociale che svolgeva funzioni di segreteria presso il reparto di psichiatria del Policlinico provvedeva a fissare gli appuntamenti e a stabilire il costo delle false certificazioni. Due i medici arrestati. A rivolgersi ai sanitari compiacenti erano anche personaggi molto noti delle cronache giudiziarie, anch'essi arrestati per corruzione.


L'operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, ha portato all'esecuzione di dodici ordinanze di custodia cautelare, eseguite in queste ore dalla squadra Mobile di Roma. I particolari dell'operazione saranno forniti in una conferenza stampa che si terrà presso gli uffici della squadra Mobile di Roma alle 11,30.