L'avvocato della famiglia Squarise: «È un nostro diritto quello di assistere agli esami»

 

 

LLORET DE MAR (Spagna) - Si attende solo il riconoscimento ufficiale. Perché tutti gli indizi fanno purtroppo pensare che il cadavere trovato lunedì in un parco di Lloret de Mar sia proprio quello di Federica, la giovane ragazza padovana scomparsa in Spagna nella notte del primo luglio.

Questa mattina dovrebbe essere effettuata l'autopsia, anche se l'avvocato Aldo Pardo, che tutela gli interessi della famiglia Squarise, lancia un appello per bloccarla: «Nessuno li ha autorizzati. Non credo che Roberta, la sorella di Federica, l'abbia fatto. Noi vogliamo assistere agli esami, è un nostro diritto. Vogliamo sapere cosa è successo».

APPELLO IN TV - I legali della famiglia della ragazza hanno inoltre lanciato un appello in Tv. Gli avvocati, anche a nome della madre di Federica, hanno chiesto durante la trasmissione "Chi l’ha visto?" in onda su Rai Tre che chiunque abbia visto Federica la notte del primo luglio, quando è scomparsa nel nulla, si faccia vivo.


GLI INDIZI - Sono almeno sei gli indizi che hanno portato gli investigatori a ipotizzare che il cadavere trovato a Lloret de Mar possa essere quello di Federica Squarise. I tatuaggi, innanzitutto: Federica - ha raccontato la sua amica Stefania, con la quale era in vacanza - ne ha due: un piccolo fiore su una gamba e tre stelline dietro un orecchio. Sul cadavere la Polizia spagnola ha rilevato un tatuaggio sulla gamba. Difficile, per lo stato di decomposizione del cadavere, rilevare un eventuale tatuaggio dietro l'orecchio. C'è poi il diamantino sui denti trovato sul cadavere, proprio come quello della ragazza padovana. Poi la corporatura, l'altezza e l'età del corpo compatibili con quello di Federica. Inoltre, il fatto che nelle ultime settimane, nella zona di Lloret de Mar, non è stata denunciata la scomparsa di alcuna ragazza, ad eccezione di quella di Federica. Altri due due indizi (la presenza di lenti a contatto usate da Federica e di una frattura a un dito, che la ragazza padovana aveva riportato circa dieci anni fa e che è documentata da una radiografia, spedita dai Carabinieri di Padova alla Polizia spagnola) saranno analizzati nei prossimi giorni dagli investigatori.

 
 
MISTERI - Al di là dell'identificazione, che a questo punto appare certa, resta da chiarire cosa è davvero accaduto quella notte. Innanzitutto, come è morta Federica: il corpo non avrebbe alcuna ferita da arma da taglio o da arma da fuoco. Si ipotizzano l'asfissia o un colpo alla testa. Seconda domanda: è vero, come affermano alcuni testimoni, che il cadavere della ragazza nei giorni successivi alla scomparsa non si trovasse nel giardino dove è stato poi rinvenuto? Il parco è una zona molto movimentata, sia di giorno che di notte. Al mattino, raccontano alcuni residenti del quartiere, ci sono tante persone che portano a spasso i cani. Difficile pensare che nessuno abbia visto il corpo, in tutti questi giorni.

LA VICENDA - Di Federica si erano perse le tracce nella notte tra il primo luglio e il 2 luglio. La 23enne, originaria di San Giorgio Delle Pertiche (Padova), era partita il 27 giugno scorso per Lloret de Mar, 'capitale' della movida della Costa Brava, con un'amica ora rientrata in Italia, Stefania Perin, anche lei padovana. La sera della scomparsa di Federica le due italiane avevano partecipato a una festa con una quindicina di ragazzi sudamericani. Erano state insieme in uno dei tanti pub di quella 'Rimini' spagnola. Poi Stefania si era allontanata per passare qualche ora in spiaggia e aveva perso di vista l'amica. Solo quando, tornata in albergo all'alba, non aveva trovato Federica, si era preoccupata ed aveva chiamato i soccorsi. A quanto ricostruito dagli investigatori, Federica aveva continuato la serata con Victor, un 30enne uruguayano, noto con il soprannome di 'El Gordo', 'il Grasso' in castigliano. Secondo il racconto dell'uruguayano, che si è peraltro sottoposto volontariamente all'esame del Dna, lui e Federica si sarebbero separati intorno alle quattro e mezzo del mattino davanti allo Yates e lei si sarebbe avviata da sola verso l'albergo 'Flamingo', distante circa 150 metri dalla discoteca. Sono le sei del mattino quando Stefania, tornata in albergo e trovate le chiavi della stanza che condivideva con l'amica ancora in portineria, si rende conto che Federica ancora non è rientrata: la ragazza si preoccupa e dà l'allarme. Sulla scomparsa indagano i Mossos d'Esquadra, ma della giovane italiana non c'è traccia. Le telecamere fuori dal locale dove Federica è stata vista l'ultima volta non aiutano gli investigatori, perché non hanno nastro e non registrano. In mano alla locale Squadra Mobile, però, ci sarebbero altri nastri, quelli delle telecamere che si trovano all'angolo della Avenida Just Marles, dove si trova anche l'hotel 'Flamingo'. Intanto, Stefania Perin rientra in Italia, mentre Victor si sottopone volontariamente all'esame del Dna e la polizia catalana si mette sulle tracce di un ragazzo tedesco di cui si sa poco o nulla: a destare sospetto negli investigatori, che comunque non iscrivono nessuno nel registro degli indagati, è la circostanza che il giovane tedesco sarebbe tornato in patria proprio il giorno dopo la scomparsa di Federica. Intanto le ricerche continuano: e lunedì mattina arriva la notizia del ritrovamento di un corpo di donna in un parco.


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