ROMA (8 luglio) - Il Sinodo generale della Chiesa anglicana d'Inghilterra, nelle sue tre componenti: laici, vescovi e clero, ha deciso di autorizzare l'ordinazione di donne vescovo. Le votazioni si sono svolte in un clima di grande emotività e confusione.

Il dibatto - accesissimo - si è protratto per oltre sei ore, con uno dei vescovi che a un certo punto della discussione è scoppiato in lacrime. Stando alla BBC, il Sinodo, l'organo di governo della chiesa madre della comunità anglicana, riunito a York, ha comunque accettato di adottare alcune misure per andare incontro all'ala tradizionalista, fortemente contraria al provvedimento. Alla vigilia si era parlato della nomina di super-vescovi di sesso maschile cui potessero fare riferimento quella parte di clero e quei fedeli che non vorranno riconoscere le donne.

Il pacchetto di misure di salvaguardia che è stato preannunciato dovrebbe servire a evitare che i tradizionalisti - molto vicini al mondo cattolico, tanto da essere chiamati anglo-catholic - decidano per lo scisma non potendo tollerare una novità a loro giudizio eretica, contraria alla lettera e allo spirito del Vangelo. Nel 1994, quando ha dato via libera all'ordinazione sacerdotale delle donne, la Chiesa anglicana ha perso circa 500 membri del clero passati quasi tutti al campo papista. Per la consacrazione vescovile delle donne l'emorragia potrebbe essere anche più profonda. Si parla di circa 1.300 sacerdoti pronti ad andarsene dalla Chiesa d'Inghilterra.

L'arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, nel corso del dibattito ha detto di essere decisamente a favore del compromesso ma ha messo in chiaro che non avrebbe accettato soluzioni che potessero essere lette come una «umiliazione» per le donne.


 

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