Ecco come è stato arrestato l'uruguayano reo confesso per l'omicidio della 23enne padovana. Fermato a Tarragona, 200 km da Lloret del Mar, non ha opposto resistenza. Il legale della famiglia Squarise: ''Al processo ci costituiremo parte civile''. Il corpo della ragazza nell'auto de 'El gordo'? ''Sarebbe incredibile''. E' stato l'ultimo ad aver visto la ragazza la sera del 30 giugno

Padova, 10 lug. - (Adnkronos/Ign) - Sono le ultime foto, quelle che ritraggono ancora viva Federica Squarise insieme al suo presunto assassino, Victor Silva Diaz. Le ha trasmesse Sky e sono state scattate dalla macchina dell'amica, Stefania Perin, la notte tra il 30 giugno e l'1 luglio, quella in cui si persero le tracce della giovane. Sequestrate poi dai carabinieri le immagini ritraggono i due mentre si abbracciano in un bar di Lloret de Mar. Lui la bacia su una guancia, lei sorride ma sembra quasi imbarazzata.

Il 28enne barman uruguayano, noto con il soprannome di 'el Gordo', è stato arrestato ieri sera intorno alle 21.30 a Tarragona, 200 km da Lloret del Mar.

Al momento dell'arresto non ha opposto resistenza e ha confessato aver ucciso la 23enne padovana ritrovata morta lunedì scorso.

"Teneva una Bibbia in mano ed era freddo, impassibile", ha riferito un'amica di Victor all'emittente radiofonica 'Cadena Ser'. La polizia di Tarragona ha scovato Victor grazie alla collaborazione di quattro suoi amici ai quali l'uruguaiano, braccato dagli investigatori, si era rivolto per chiedere aiuto.

"Si era rasato a zero capelli e sopracciglia" allo scopo di rendersi irriconoscibile e darsi alla fuga, ha riferito un'amica del barista uruguaniano. Una fuga che però è finita in una "trappola" che gli hanno teso proprio coloro che, nelle sue intenzioni, avrebbero dovuto aiutarlo.

Uno dei quattro amici, infatti, ha portato Victor a bere in un bar, mentre gli altri tre si sono allontanati col pretesto di andare a prendere un'altra ragazza, promettendo di tornare presto e riunirsi tutti nel locale. Invece i 'traditori' sono andati di persona presso il commissariato della Guardia Urbana, la polizia di Tarragona.

"Siete dei traditori infami", ha urlato Victor contro gli amici a cui aveva chiesto riparo quando gli agenti sono entrati nel bar e lo hanno prelevato. Secondo la testimonianza resa dall'amica alla radio catalana, 'El gordo',mentre era seduto al bar, ignaro della trappola che nel frattempo stava scattando, aveva confessato: "Ho ucciso una persona", senza precisare che si trattava di Federica. "Un errore si può sempre fare, lo sai, quando mischi alcol, droga e pasticche", avrebbe detto al ragazzo che cercava di tranquillizzarlo e trattenerlo al bar, in attesa dell'arrivo della polizia.

Per la 'Mossos d'esquadra', la polizia regionale catalana, si è trattato di un omicidio a sfondo sessuale: prima la violenza, poi la soppressione, forse perché Federica avrebbe opposto resistenza, ed infine l'occultamento del corpo, pare nel baule dell'auto di Victor, per poi gettarlo nel parco a Lloret.

Una tesi avvalorata dalle ultime verifiche sul corpo di Federica dove sono state individuate tracce biologiche attribuite proprio all'Uruguayano. Adesso si cerca di capire se vi siano state altre persone coinvolte nell'omicidio: la giovane padovana potrebbe essere stata violentata da un branco folle e qualcuno potrebbe aver aiutato Victor.

Intanto Stefano Squarise, legale della famiglia nonché cugino di Federica , ha fatto sapere che stanno ''predisponendo le procedure di rimpatrio della salma".

"Ci costituiremo parte civile sicuramente al momento del processo in Spagna", annuncia quindi il legale della famiglia di Federica. "Adesso - spiega Stefano Squarise - speriamo presto si possa arrivare ad un processo e ad una condanna; in questo senso mi auguro il massimo che la legislazione spagnola prevede".

Ma soprattutto non ha parole Stefano Squarise per commentare l'ipotesi che il corpo di Federica possa essere rimasto nascosto per un lungo tempo nel baule dell'auto di Victor. "Sarebbe incredibile", ha commentato il legale sapendo che Victor era stato subito individuato dalla Polizia e che a disposizione degli inquirenti c'era l'uomo e anche la sua auto che non sarebbe stata esaminata.

Dal canto suo il comune di Lloret de Mar ha diffuso una nota in cui esprime "cordoglio alla famiglia della vittima" e "alla nazione italiana". Molte associazioni della località balneare della Costa Brava hanno convocato per domani sera, con inizio alle ore 22, una grande manifestazione in memoria della giovane padovana.