La campagna di Matteucci, sindaco di centrosinistra, contro la prostituzione. Polemiche sull'iniziativa del primo cittadino romagnolo. Luxuria: «Privacy violata, intervenga il Garante»

 

 

RAVENNA - Contrastare il fenomeno della prostituzione in strada per il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci è una "missione possibile".

La ricetta anti-viados del primo cittadino romagnolo contro le "lucciole" nelle frazioni di Lido di Classe e Lido di Savio? Fotografie. «Ho già numerose foto dei trans in strada con i loro clienti. Sono lì, nei cassetti dei miei collaboratori» annuncia il sindaco, lanciando la sua campagna contro la prostituzione in strada nel litorale ravennate, ma assicurando allo stesso tempo che gli scatti «costituiscono materiale strettamente privato che non uscirà dai cassetti dei collaboratori» del primo cittadino.

«RIDURRE IL DANNO» - La prosituzione a Ravenna è un fenomeno alimentato soprattutto da viados brasiliani che hanno formato una comunità (di un centinaio di persone, secondo stime non ufficiali) nelle frazioni di Lido di Classe e Lido di Savio. «Le foto - spiega Matteucci - serviranno da deterrente». Decine gli scatti già realizzati. L'idea fa parte di un'iniziativa che comprende la verifica dei permessi di soggiorno (visto che «quasi tutti i viados si spacciano per badanti») e quella degli affitti. «Sono contrario al fatto che la prostituzione diventi reato - precisa Matteucci - ma sono favorevole a sanzionare sia chi si prostituisce in strada che i clienti». Il piano del sindaco romagnolo completa la recente ordinanza che nei Comuni di Ravenna e Cervia vieta la sosta in strada per i clienti delle "lucciole". «Preciso che le fotografie di clienti e transessuali di cui sono in possesso sono materiale riservato e regolarmente acquisito» sottolinea Matteucci. «Il mio obiettivo- prosegue - è ridurre quanto più possibile il danno, facendo in modo, ad esempio, che questo fenomeno non si svolga in aree frequentate da bambini».

IL NO DI LUXURIA - L'iniziativa sembra destinata a sollevare polemiche. Chi ha già espresso forti perplessità sull'iniziativa del sindaco di Ravenna è Vladimir Luxuria, transgender ex parlamentare di Rifondazione comunista. «Mi appello al garante della privacy» dichiara Luxuria, secondo la quale quella di «archiviare» fotografie dei viados che si prostituiscono sulle strade di Lido di Classe e dei loro clienti è una «grave violazione della legge sulla privacy» che chiama in causa la stessa Authority. «Siamo tornati allo Stato etico- commenta Luxuria - dove non interessa regolare dei fenomeni ma semplicemente criminalizzarli».

Fonte