De Pierro: “Si riaffaccia lo spettro di Tangentopoli”

Roma, 15 Luglio 2008 – “Ci troviamo di fronte ad un episodio di una gravità inaudita che rievoca fortemente lo spettro di Tangentopoli. Chiaramente mi riferisco alla Tangentopoli che suscitò clamore mediatico, ossia mani pulite, perché Tangentopoli in Italia non è mai finita.”



L’arresto del presidente della regione Abruzzo, Ottaviano del Turco, ha suscitato molte reazioni nel panorama politico italiano. Le pesanti accuse di associazione a delinquere, truffa, corruzione e concussione per gestione privata nella sanità, hanno spedito il presidente Del Turco nel carcere di massima sicurezza di Sulmona.

Il presidente dell’Italia dei diritti, Antonello De Pierro prosegue col suo pensiero: “È necessario che su questa vicenda si faccia luce al più presto, perché se queste accuse sono fondate, e visti i provvedimenti giudiziari sembrerebbe proprio di si, mi auguro che a queste corrisponderanno sanzioni e condanne esemplari. Ancora una volta però diamo l’immagine al mondo di una triste realtà italica. È assurdo che ci si arricchisca distruggendo un apparato delicato come quello della sanità, le cui conseguenze saranno i cittadini a pagarle.”

Il presidente De Pierro conclude lanciando una tematica ampiamente affrontata dai partiti solo in campagna elettorale: “Dovrebbero essere i partiti politici per primi a lanciare un messaggio di condanna verso la corruzione, evitando di candidare pregiudicati. Perché con l’alto numero di condannati che siedono sugli scranni del parlamento, si viene a sminuire agli occhi dei cittadini il valore stesso del crimine.”