Il sisma (6,8 Richter) ha colpito soprattutto le prefetture di Iwate e Aomori. E' la seconda scossa in un mese. Non si registrano danni gravi, né perdite radioattive

 

TOKYO - Un terremoto di magnitudo 6,8 della scala Richter ha colpito il nord-est del Giappone la notte scorsa. Il bilancio è di 131 feriti, 17 dei quali sono in gravi condizioni.

 Ma la stima è ancora ufficiosa: la task force d'emergenza voluta dal premier Yasuo Fukuda per valutare i danni e organizzare i soccorsi sta ancora esaminando la situazione.

La forte scossa è stata sentita soprattutto nelle prefetture di Iwate e Aomori. L'epicentro del sisma è stato individuato a 108 chilometri sotto il fondo del mare, al largo della costa nord orientale della provincia di Iwate.

Il capo della Protezione civile, Shinya Izumi, dalle prime ore della mattinata si trova nella città di Hirono (Iwate), una delle più colpite. Le prime ricognizioni effettuate in elicottero sorvolando le aree interessate dal terremoto non hanno rivelato danni di grande entità, al contrario di quanto successo il mese scorso, quando un'intera montagna crollò insieme a ponti e vie di comunicazione.

Intanto, però, il gestore ferroviario Jr East ha fermato il servizio di treni ad alta velocità Shinkansen sulla linea Tohoku a causa dei danni prodottisi in diversi punti della rete elettrica che sovrasta i binari. Il sisma ha provocato anche diverse frane e la rottura di numerose condotte idriche, lasciando senza acqua corrente almeno 500 abitazioni. Più di ottomila case sono rimaste senza elettricità.

A differenza del terremoto del 14 giugno, che causò 13 morti e centinaia di feriti, la scossa di ieri non ha provocato malfunzionamenti né perdite radioattive negli impianti nucleari, in tutto cinque, attivi nell'area.