Bonaiuti: "I nomi della cordata italiana saranno resi noti a settembre". Gli esuberi? "Cercheremo di ridurli. In alternativa 20 mila a casa. Pronti capitali e soci". Il ministro Elio Vito: "Pronti a dare i chiarimenti necessari in Parlamento"

  

ROMA - Approfitta del Tg5 Berlusconi per ribadire che il piano di salvataggio dell'Alitalia è pronto: "Ci sono capitali e soci", dice il premier. "Per l'inizio di autunno riusciremo a raggiungere l'obiettivo di una compagnia di bandiera italiana e in attivo". Rassicura i dipendenti Berlusconi. Dopo che il piano di salvataggio di Intesa - San Paolo aveva calcolato 7.000 esuberi con AirOne, il Cavaliere annuncia che cercherà di ridurre i numeri: "In alternativa - ha detto - c'è il fallimento con 20 mila persone che resterebbero a casa. D'altronde - ha ricordato il primo ministro - ci saranno misure di assistenza e l'impegno di ricollocare le maestranze che resteranno senza lavoro".

Ma l'identità dei membri della cordata italiana rimane ancora avvolta nel mistero. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti ha fatto sapere che "tutti i nomi saranno resi noti a settembre". Ma niente Cdm sull'Alitalia a fine mese. "Vorrei ricordare - ha detto Bonaiuti rispondendo alle critiche avanzate ieri dal leader del Pd che ricordava la precedente ipotesi di salvataggio - che quando venne presentato il piano per l'ingresso di Air France con le Borse ancora aperte, il titolo perse il 19,5%. Quella soluzione quindi non veniva considerata un buon affare".

Martedì mattina, nelle commissioni riunite di Camera e Senato, il governo presenterà un'informativa sul caso Alitalia. Dopo le richeste avanzate dal gruppo Pd di palazzo Madama e dal gruppo Udc di Montecitorio, l'esecutivo "è pronto a fornire al Parlamento quanto prima ogni chiarimento", ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito.

 

Fonte