ACCANTO alle leggi e ai numeri degli uffici, adesso il sito del ministero per la Pubblica Amministrazione ha anche il suo angolo della satira.

 Raccoglie tutte le vignette che i giornali stanno dedicando all'azione del ministro Renato Brunetta contro lo statale fannullone. Le vignette visibili ieri, undici in tutto, danno un'immagine positiva del ministro moralizzatore, negativa invece del dipendente pubblico. Qualcuno, normale, se l'è presa.

Solo nella giornata di ieri, Repubblica ha ricevuto 600 tra lettere ed e-mail di ministeriali. Molte di queste hanno come destinatario il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in quanto "garante dei diritti costituzionali". Le lettere al Quirinale parlano di undici vignette "insulte e lesive" della dignità di milioni di lavoratori. "Utilizzare il sito di un'istituzione per fomentare l'odio contro i pubblici dipendenti - aggiungono - è una cosa inaccettabile. E andrebbero individuate precise responsabilità non solo politiche".
Quindi si spera in un "autorevole intervento" del Quirinale perché sia interrotto un "uso privato e disgustoso della vetrina informativa di un ministero che ha un ruolo importante nel Paese".

Il ministro Brunetta è tranquillo: "Il sito del ministero raccoglie tutto il materiale che viene pubblicato sulle nostre iniziative. Articoli ed anche vignette, perché no? Vogliamo dare una documentazione completa. Oggi le vignette possono sembrare favorevoli al ministro", come quella del Foglio che etichetta Brunetta come il "Napoleone della Pubblica Amministrazione". Ma il ministro assicura che il sito "ne ha pubblicate anche di sgradevoli e lo faremo ancora in futuro, quando arriveranno, senza alcun filtro o censura".

Favorevole al ministro è anche la fotografia che compare sul sito: ritrae il muro delle Poste di Milano, con la scritta "Via i fannulloni". L'autore - informa il ministero - è Alberto Mingardi, già collaboratore dei Quaderni Padani, poi responsabile dell'Istituto Bruno Leoni. "Il sito - dice Brunetta al riguardo - gode di una autonomia giornalistica. Se hanno ritenuto di mostrare questa foto, è perché è stata giudicata rilevante".

Dallo staff del ministro, un portavoce promette maggiore equilibrio sul fronte delle fotografie. Lo staff, in concreto, avrebbe immagini delle manifestazioni sindacali che contestano Brunetta, in giro per l'Italia. La promessa è di aggiungere queste al sito, accanto alla sferzante immagine delle Poste milanesi.

Ma lo staff invita anche ad accantonare gli elementi di costume (come le vignette) e a concentrarsi sui fatti che contano davvero. Proprio ieri, il sito del ministero ha aggiornato i dati sugli incarichi che la Pubblica Amministrazione assegna a dipendenti pubblici. Alle consulenze già note si aggiungono adesso quelle che "le Regioni, gli enti locali, quelli territoriali" hanno concesso (nel 2006).

Sempre ieri Brunetta, ministro del centrodestra, ha lodato il governatore del Lazio, Piero Marrazzo (centrosinistra), per la sua operazione trasparenza su base locale. Nel suo sito, il Lazio ha appena pubblicato gli stipendi dei dirigenti e il tasso di assenteismo nei vari settori amministrativi. Insomma, il ministero non rinnega la scelta di mostrare vignette e fotografie, "che peraltro fanno del sito uno dei più visitati tra quelli governativi". Soprattutto chiede che nessuno strumentalizzi delle "questioni marginali" per frenare l'opera riformatrice che Brunetta ha avviato.

 

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