Al rientro a Gaza subito catturati i palestinesi salvati ieri dagli israeliani. La sorte dei militanti fedeli a Abu Mazen 'ospiti' in Isarele si fa incerta

  

GAZA - I palestinesi vicini a Fatah che sabato erano riusciti a fuggire alla violentissima rappresaglia di Hamas riparando in Israele non hanno fatto in tempo a tornare a casa, che Hamas li ha subito arrestati.

Si tratta di un primo spezzone, di 32 dei circa 180 palestinesi attualmente 'ospiti' di Israele per 'motivi umanitari'. Israele aveva acconsentito al salvataggio costringendo i militanti palestinesi a passare il confine in mutande e bendati, oggettiva umiliazione accolta come un trionfo dalle truppe di Hamas.

Questa mattina, in seguito a una richiesta del leader palestinese Abu Mazen e del primo ministro Salam Fayyad, gli israeliani hanno acconsentito al rientro a Gaza dei militanti palestinesi, subito fatti ostaggio degli integralsiti islamici di Hamas.

E' una situazione del tutto inedita, non solo perchè rimane incerta la sorte dei 150 palestinesi in Israele, di cui molti, feriti negli scontri con i militari di Hamas, sono ricoverati negli ospedali israeliani. Ma anche perchè è nuova alla storia delle vicende mediorientali una vetta così sanguinosa tra le due anime della resistenza palestinese.

"Hamas aggredisce le nostre famiglie, brucia le nostre case e terrorizza i nostri bambini" ha detto alla TV Atef Helles, uno degli uomini di Fatah ricoverato in un ospedale israeliano. Un massacro nel massacro, quello tra le fazioni palestinesi di Fatah e di Hamas, che ha spinto Israele in questa posizione del tutto inedita di 'intervento umanitario'.

Sulla vicenda è intervenuta anche la Lega Araba, che ha espresso oggi al Cairo "collera, tristezza e inquietudine" per le violenze interpalestinesi di ieri. Mohammed sobeih, segretario generale aggiunto dell'organismo panarabo, ha chiesto che "cessi il ricorso alle armi fra i fratelli nei territori palestinesi". Sobeih ha anche chiesto "a tutte le parti di porre fine a questa farsa che avrà conseguenze devastanti sulla causa palestinese".

Le violenze di ieri fra le forze di Hamas che controlla Gaza e quelle di Fatah, il partito che fa capo al presidente palestinese Abu Mazen, sono le più sanguinose dalla presa del potere del movimento islamico palestinese nel territorio nel giugno 2007.

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