Anche il lavoro saltuario può diventare subordinato. Così la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21031, ha stabilito che in presenza di assoggettamento del lavoratore alle direttive del datore per eseguire determinate mansioni, siamo di fronte ad una prestazione che ha le caratteristiche del lavoro subordinato.

 

Quindi anche se saltuarie, prestazioni specifiche possono far rientrare i lavoratori nel quadro organico dell'azienda come dipendenti e non come "lavoratori autonomi".

 Il caso riguarda degli impiegati "a prestazione" di un'azienda di trasporti di Genova che avevano chiesto il riconoscimento anche dei contributi come lavoratori subordinati. La Corte d'Appello aveva riconosciuto la natura subordinata dei rapporti di lavoro  evidenziando che anche se le prestazioni erano "saltuarie e senza vincolo di restare a disposizione del datore di lavoro tra l'una e l'altra, i lavoratori erano pero' sottoposti   a disposizioni precise, ovvero 'presentarsi ad un'ora stabilita, scaricare merci, obbligo di osservare le mansioni stabilite dal responsabile del magazzino, utilizzo dei mezzi aziendali per effettuare il lavoro".

Gli ermellini hanno confermato la sentenza d'appello anche perchè "il vincolo della subordinazione non ha tra i suoi tratti caratteristici la permanenza nel tempo dell'obbligo del lavoratore di tenersi a disposizione del datore di lavoro".

Fonte