Salim Hamdan giudicato colpevole dal tribunale militare Usa di Guantanamo. La Casa Bianca soddisfatta

 

GUANTANAMO - L'autista di Osama Bin Laden, Salim Hamdan, è stato dichiarato colpevole di sostegno al terrorismo dal tribunale militare di Guantanamo. Si tratta della prima condanna emessa dai magistrati statunitensi.

 Hamdan, che non è stato dichiarato colpevole di cospirazione, ora rischia il carcere a vita.

LA DIFESA RICORRERA' IN APPELLO - La Casa Bianca ha commentato con soddisfazione l'esito del processo, definito «equo». Durante le due settimane del procedimento di fronte al primo processo messo in piedi di fronte a un tribunale di guerra dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, l'accusa aveva sempre descritto Hamdan come il peggiore braccio destro di Bin Laden. «Lui è un guerrigliero di Al Qaeda - aveva sostenuto il pubblico ministero John Murphy - lui, e le persone con cui ha lavorato, hanno lacerato il mondo». Ma gli avvocati di Hamdan hanno già annunciato che faranno appello, continuando a sostenere l'assenza di qualsiasi implicazione con attività terroristiche.

IL PM, «CONOSCEVA L'OBIETTIVO DELL'ATTENTATO» - Il processo era cominciato il 23 luglio scorso con la requisitoria del pm, Timothy Stone. Il magistrato aveva affermato che Hamdan apprese, ascoltando una conversazione tra Bin Laden e Ayman al Zawahiri, che il quarto aereo degli attentati dell'11 settembre si sarebbe dovuto scontrare sulla «cupola», probabilmente la sede del Congresso a Washington. «Praticamente nessuno sapeva quale fosse l'obiettivo dell'attentato, ma l'imputato sì», aveva detto il pm all'apertura del processo. La difesa dello yemenita, aveva ribattuto che Hamdan è un semplice autista di basso livello e che avrebbe potuto sapere davvero poco dei progetti di Al Qaeda.

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