Gli assassini, un italiano e un minorenne marocchino, hanno confessato. Secondo le ricostruzioni è nata una lite quando i due hanno cercato di avere un rapporto sessuale senza pagare. La vittima è stata accoltellata e massacrata di botte

 

Milano, 6 agosto 2008 - Due ragazzi hanno sequestrato e ucciso un transessuale, sono stati fermati dalla squadra mobile.

 I due giovani arrestati sono Davide Grasso, ventenne nato a Catania ma residente a Rozzano, alla periferia di Milano, con qualche precedente di polizia, e M. R., diciassettenne marocchino, con precedenti per furto e spaccio di stupefacenti, affidato a una comunità di Don Gino Rigoldi. La vittima invece è Rangel Gustavo Brandau, 30enne transessuale brasiliano, irregolarmente presente in Italia.

Secondo le ricostruzioni della polizia e le confessioni degli arrestati, la notte del 29 luglio i due giovani, dopo aver rubato un'auto, si dirigono in via Novara, zona frequentata da transessuali. Si accostano a una coppia di brasiliani e cercano di avere un rapporto sessuale senza pagare. Al rifiuto dei due travestiti nasce una lite.

Uno dei brasiliani fugge, mentre Brandau viene bloccato, picchiato e costretto a salire sull'auto. I due giovani iniziano ad accoltellarlo e poi si allontanano con la vittima in auto, per poi tornare sul luogo del rapimento per recuperare la borsetta. Ripartiti, abusano sessualmente del 30enne e poi lo massacrano a calci e pugni. Il brasiliano viene abbandonato sulla tangenziale in direzione sud al chilometro 9, vicino ad un'area di servizio.
Secondo uno dei giovani era ancora vivo.

In base alla denuncia e al racconto dell'altro transessuale, alle riprese delle telecamere installate dal Comune di Milano e a un'impronta rinvenuta nell'auto, la squadra mobile del capoluogo lombardo risale al giovane marocchino. M. R. confessa, indica il complice e aiuta a ritrovare il cadavere, rinvenuto in avanzatissimo stato di decomposizione.

Secondo la polizia i due giovani potrebbero aver agito sotto l'effetto di droga. Francesco Messina, capo della squadra mobile di Milano, lo ha definito «un delitto efferato, drammatico sia per la vittima che per gli autori. Una violenza inaudita e gratuita». I due giovani sono accusati di sequestro di persona, rapina, violenza sessuale di gruppo e omicidio.

 

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