Il sindaco: «Basta vedere come hanno ridotto quelle due persone». I due pastori: «Siamo pentiti»

 

 

ROMA - I due pastori romeni, autori dell'aggressione ai danni della coppia di turisti olandesi in visita a Roma, sono «bestie feroci che non meritano perdono».

Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, durante il sopralluogo al casale sulla via Portuense dove si è svolta l'aggressione di venerdì notte: «basta vedere come hanno ridotto quelle due persone per rendersi conto che sono delle bestie e per questo non meritano perdono». Poco prima i due pastori, attraverso il loro legale, avevano dichiarato di essere pentiti. «I due romeni si sono mostrati molto rammaricati per quello che è accaduto: si sono pentiti» ha dichiarato Gianluca Felice, il legale dei due cittadini romeni arrestati per aver aggredito i cicloturisti olandesi. L'avvocato ha parlato del contenuto dell'interrogatorio svoltosi nel carcere di Regina Coeli al quale sono stati sottoposti martedì mattina i suoi assistiti. L'avvocato ha sottolineato come nel corso dell'interrogatorio i due cittadini romeni abbiano più volte «chiesto ammenda per quanto è avvenuto».

LE VITTIME - Alemanno, dopo il sopralluogo nell'area dove è avvenuta l'aggressione ai due turisti, si è recato all'ospedale San Camillo per fare visita ai due coniugi aggrediti. «Si stanno riprendendo e sono di una serenità d'animo incredibile e hanno ripetuto più volte che questa non è Roma, quella che conoscevano», ha detto Alemanno. La visita al secondo piano del reparto di ortopedia è durato circa 10 minuti. Era presente anche la cugina del turista aggredito, che vive a Napoli. «Tutte le spese sanitarie e per il loro rientro saranno a nostro carico e li ho invitati personalmente a tornare a Roma per continuare a visitare la città», ha sottolineato il sindaco.

LA POLEMICA - Poi Alemanno è tornato sulle polemiche nate dopo le sue dichiarazioni di domenica, quando aveva sottolineato «l'imprudenza» dei due coniugi che si erano accampati in un'area isolata e degradata. «Credo che tutti abbiano capito il senso delle mie parole, che non volevano offendere le due persone. Anche gli italiani. Una certa parte della sinistra non le ha capite», ha detto Alemanno.

IL CASALE - Intanto si apprende che sarà abbattuto o murato il casale in cui sono stati aggrediti i due olandesi che cercavano di raggiungere un camping attrezzato ad Ostia. Alemanno, ha infatti annunciato che «la proprietaria del podere è stata diffidata perchè provveda ad abbattere o a murare questo casale». Il sindaco ne ha parlato durante il sopralluogo sul campo in cui i due turisti si erano accampati e l'impressione che ne ha ricevuto è stata quella delle sue prime dichiarazioni dopo il fatto: «Un luogo dimenticato da Dio e dagli uomini».

LA ZONA - Da questa mattina, nel frattempo, la Protezione civile del Comune di Roma è al lavoro per recintare i 400 metri che costituiscono il perimetro del podere. Un lavoro accolto con sollievo dagli abitanti della zona: «Se avessero provveduto prima», spiega la signora Maddalena Garruto, «forse quello che è successo sarebbe potuto essere evitato». Il signor Michele Marturano, titolare di una pizzeria a Ponte Galeria, invece, attribuisce gran parte delle responsabilità della situazione che si è venuta a creare al vicino centro di permanenza temporanea: «Qui a Ponte Galeria viviamo in continuo allarme. Queste strade sono piene di prostitute, le nostre abitazioni sono regolarmente derubate, i nostri figli non possono girare soli per le strade perchè tutti quelli che escono dal Cpt rimangono nella zona per giorni, per mesi e per vivere non fanno altro che rubare. Alle Pleiadi (nuovo quartiere sorto sulla Roma-Fiumicino) c'è un senza fissa dimora che vive da quelle parti ormai da dieci anni. Ha perso l'orientamento e nessuno si preoccupa di aiutarlo».

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